Un avvocato dell’ordine di Siena è indagato dalla Procura per i reati di peculato, falso in atto pubblico, omissioni di atti di ufficio, truffa e autoriciclaggio. Lo comunica in una nota il procuratore capo di Siena Andrea Boni.
“II contesto trae origine dalla querela presentata da una cliente del professionista ed è stato approfondito grazie alle indagini delegate dal pubblico ministero all’aliquota della Polizia di Stato della Sezione di polizia giudiziaria della medesima Procura e al Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza” spiega la nota che evidenziando: “Dagli accertamenti complessivamente svolti è emerso che il professionista nominato dal Tribunale di Siena in procedure di tutela e di amministrazione di sostegno a favore di tre persone e, pertanto, pubblico ufficiale nel periodo dal 2018 al 2024, anche attraverso bonifici eseguiti sul conto del proprio studio legale, si sarebbe appropriato dell’importo di 113.395,28 euro giacente sui conti intestati alle persone nel cui interesse doveva agire”.
“La persona sottoposta alle indagini avrebbe anche conseguito un ulteriore profitto, complessivamente pari a 110.238 euro, derivante da condotte ritenute truffaldine perpetrate a danno di un amministrato e di una cliente che, indotta in errore, gli avrebbe affidato 99.331 euro per partecipare a un’asta immobiliare. In realtà, quest’ultima somma sarebbe stata poi autoriciclata, nella misura di 51.968,15 euro, in attività speculative mediante il trasferimento su un conto corrente terzo” si specifica ancora.
In base agli elementi di prova complessivamente acquisiti, a seguito della richiesta del Pubblico ministero, il Tribunale ha disposto nei confronti dell’avvocato il sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche per equivalente, di 165.363,43 euro, corrispondente al profitto dei reati di peculato e autoriciclaggio, nonché, in seguito all’interrogatorio preventivo, il divieto di esercitare la professione di avvocato e la sospensione da qualsiasi ufficio attinente alla tutela, alla curatela e all’amministrazione di sostegno per dodici mesi.