Pubblichiamo il comunicato di Azione Siena, che evidenzia l’importanza del Bonus Psicologo e sottolinea la crescente domanda di supporto psicologico in Italia. Il testo analizza le criticità del metodo di assegnazione dei fondi tramite click day, proponendo come soluzione una figura strutturale: lo psicologo di base.
“Il successo del Bonus Psicologo e il rapido esaurimento delle risorse disponibili hanno confermato che la domanda di supporto psicologico in Italia è enorme e stabile, non più limitata alla fase emergenziale della pandemia. Tuttavia, il meccanismo del click day per l’assegnazione dei fondi si è dimostrato inadeguato. Azione Siena sottolinea che l’accesso a un diritto fondamentale come la salute mentale non può dipendere dalla velocità di connessione internet o dalla fortuna, un metodo che genera frustrazione e disuguaglianze. In Toscana, le richieste di sostegno psicologico sono cresciute del 30% tra il 2019 e il 2020. Questa tendenza è in aumento, poiché i tabù sulla salute mentale si stanno dissolvendo e cresce la consapevolezza che il benessere psicologico sia un diritto e non un lusso. Secondo l’Ordine Nazionale degli Psicologi, quattro persone su cinque hanno bisogno di cure psicologiche ma vi rinunciano per i costi troppo elevati. La questione principale è se, anche con maggiori risorse, il sistema sarebbe in grado di accogliere una domanda così vasta, dato che le agende dei professionisti sono già sature. Il bonus, per quanto utile, non è una soluzione strutturale. Azione Siena propone una soluzione a lungo termine: riconoscere lo psicologo di base come figura primaria a livello nazionale, al pari del medico di base. Le sperimentazioni in Toscana hanno già dimostrato l’efficacia di questo approccio, riducendo le assenze per malattia e intercettando precocemente i bisogni dei cittadini. La dott.ssa Martorano di Azione Siena aggiunge che lo psicologo di base è l’unica risposta sostenibile e duratura, rafforzando la presenza di professionisti nelle strutture pubbliche e rendendo il servizio stabile e accessibile. La salute mentale non può essere affidata alla logica del click day, ma deve essere considerata un diritto primario.”