Si è svolta oggi a Firenze l’udienza preliminare al tribunale minorile per le ragazzine, tutte di età compresa al tempo dei fatti tra 14 e 17 anni, tutte residenti a Siena, protagoniste del caso della baby gang al femminile che vedeva al centro presunte aggressioni, atti di bullismo, anche sui social, ai danni di coetanee, alcune delle quali sarebbero state prese di mira perché non italiane.
Per le indagate è stato chiesto l’accesso al programma di messa alla prova, che il giudice dovrà valutare, se idoneo o meno, nella prossima udienza fissata ad ottobre. Erano presenti le 8 ragazze, che ascoltate, hanno espresso consenso alla messa alla prova.
Le accuse contestate a vario titolo vanno dalle lesioni agli atti persecutori, dalla sostituzione di persona alla diffusione illecita di immagini a contenuto sessuale e minacce. L’indagine, portata avanti dalla Questura di Siena, era partita in seguito alla denuncia presentata da un’adolescente che avrebbe subito aggressioni da parte del gruppo delle indagate fra aprile e ottobre del 2021. Secondo quanto emerso dalle indagini, in almeno un’occasione ad assistere all’aggressione nei confronti di una ragazzina da parte della presunta baby gang ci sarebbe stato un nutrito gruppo di ragazzi. Sarebbero stati girati anche dei video che poi sarebbero stati pubblicati.
A difendere le ragazze sono gli avvocati Maria Teresa Fasanaro, Alessandro Betti, Giuliana Falaguerra, Andrea Pierozzi, Paolo Bufalini, Francesca Ierardi e Angela D’Andrea.
L’avvocato Betti in particolare ritiene che il “percorso della propria assistita sia stato importante e significativo per comprendere il disvalore delle proprie azioni e l’udienza di oggi ha messo in evidenza tale risultato, attendiamo fiduciosi l’elaborazione del programma per lasciarci alle spalle quanto accaduto”