Banca Monte dei Paschi di Siena ha chiuso il primo semestre del 2025 con un utile netto di 892 milioni di euro. Rispetto allo stesso periodo del 2024, l’utile è cresciuto del 21,4%. Solo nel secondo trimestre, il risultato si è attestato a 479 milioni di euro, con un aumento rispetto ai 413 milioni del trimestre precedente. La crescita è stata trainata soprattutto dai ricavi da commissioni e da un contenimento dei costi legati al rischio di credito.
Nel complesso, nei primi sei mesi dell’anno i ricavi totali hanno raggiunto i 2.054 milioni di euro, in lieve aumento (+1,1%) rispetto allo stesso periodo del 2024. Le commissioni nette sono cresciute del 9,1%, mentre il cosiddetto margine di interesse è diminuito del 6,7%, risentendo della discesa dei tassi di interesse.
I costi operativi sono saliti del 2%, raggiungendo i 943 milioni di euro. L’incremento è dovuto in buona parte all’adeguamento salariale previsto dal nuovo contratto nazionale del settore bancario.
Il costo del credito è sceso a 175 milioni di euro, contro i 204 milioni dell’anno precedente. Il miglioramento è legato a una maggiore stabilità del portafoglio crediti.
La qualità del credito è confermata anche dalla riduzione dei cosiddetti crediti deteriorati. Dopo una cessione da circa 330 milioni di euro, lo stock lordo è sceso a 3,1 miliardi. Il rapporto tra questi crediti e il totale dei prestiti concessi (NPE ratio lordo) è sceso al 3,7%, mentre quello calcolato al netto delle coperture (NPE netto) si è attestato al 2%.
A livello patrimoniale, il coefficiente CET1 fully loaded, che misura la solidità della banca in rapporto ai rischi assunti, è rimasto al 19,6%. È un livello considerato elevato nel settore bancario. Anche gli indicatori di liquidità (LCR al 169% e NSFR al 132%) si mantengono sopra le soglie regolamentari.
Nel secondo trimestre, Monte dei Paschi ha anche avviato un’operazione di rilievo strategico: un’offerta pubblica di scambio (OPS) su Mediobanca. Si tratta di una proposta rivolta agli azionisti di Mediobanca per scambiare le loro azioni con nuove azioni MPS. Il periodo di adesione è iniziato il 14 luglio e si chiuderà l’8 settembre. L’operazione, nelle intenzioni della banca senese, mira a creare un gruppo bancario con maggiore peso nel panorama italiano, combinando attività di risparmio gestito, consulenza finanziaria e credito alle imprese.