“La creazione di un nuovo campione nazionale nel settore bancario italiano, che si posizioni al terzo posto nei segmenti chiave, con una forte complementarità di prodotti e servizi e caratterizzato da un business altamente diversificato e resiliente, con rilevanti sinergie industriali”. Così il Monte dei Paschi ha spiegato in un comunicato ufficiale la scalata a Mediobanca, scrigno una volta della finanza e dell’economia italiana, guidata per molto tempo dal mitico Enrico Cuccia. Mps ha presentato un’offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni di Mediobanca, per un importo di 13,3 miliardi di euro interamente in azioni.
“Con questa operazione di natura industriale vogliamo segnare un nuovo approccio nel percorso di consolidamento del settore bancario che in maniera innovativa crea valore da subito sia per gli azionisti di MPS che di Mediobanca, e ritengo anche per l’intero sistema Paese. Puntiamo a un nuovo campione nazionale, con due brand di eccellenza, che vogliamo proteggere e ancor più valorizzare. Un nuovo e moderno gruppo bancario altamente competitivo, leader in business specialistici chiave e con una forte solidità patrimoniale, che si pone l’obiettivo di svolgere in modo sempre più virtuoso il ruolo di sostegno a famiglie, imprese e comunità locali”, ha dichiarato Luigi Lovaglio, Amministratore Delegato di Banca Monte dei Paschi di Siena. “Insieme e a beneficio di tutti gli azionisti, abbiamo l’opportunità di creare un player con un modello di banca globale best-in-class e resiliente, facendo leva su competenze distintive e complementari, capillari reti distributive e agili piattaforme digitali. Una combinazione di business unica di talenti, know-how, brand e valori. La giusta sintesi per un’eccellenza italiana su cui costruire un futuro di crescita e innovazione a beneficio di clienti, dipendenti, azionisti e tutti gli altri stakeholder”.