Nel giorno della visita al cantiere dell’edificio volano, l’attenzione si è spostata anche sul futuro della governance sanitaria regionale. Durante la conferenza stampa, infatti, è tornata a circolare con insistenza l’ipotesi che Antonio Barretta, direttore generale dell’Aou Senese dal gennaio 2021, possa diventare il nuovo direttore generale della Direzione Sanità, Welfare e Coesione sociale della Regione Toscana, ruolo oggi ricoperto da Federico Gelli.
Un’ipotesi che, secondo ambienti regionali, potrebbe risultare funzionale al percorso politico-amministrativo della nuova assessora Monia Monni: cambiando un nome ai vertici della direzione sanitaria della Regione, ma appoggiandosi ad una figura tecnica che negli ultimi quattro anni ha collaborato strettamente con la Regione.

Di fronte alla domanda, le risposte dei due esponenti regionali sono state però un po’ diverse.
Il presidente Eugenio Giani è il primo a non nascondere la stima verso il direttore generale dell’Aou Senese e a lasciare aperti tutti gli scenari: “Barretta è una personalità di assoluto spessore, ha svolto e sta svolgendo un lavoro importante. È giovane, fa parte della nuova generazione di manager che possono dare alla sanità toscana una spinta decisiva verso l’eccellenza nazionale. Dove si svilupperà il suo percorso non lo so, è prematuro: dovremo fare le selezioni per i 15 direttori generali delle nostre aziende e strutture. Ma è indubbio che si tratta di una persona di grande qualità”.
Una dichiarazione che, pur senza confermare nulla, potrebbe riconoscere un possibile ruolo di Barretta nel futuro assetto della sanità regionale.
Più prudente, invece, l’assessora alla Sanità Monia Monni, che frena sulle interpretazioni e riporta tutto alla procedura formale prevista. “Come ci siamo confrontati più volte, ciò che faremo è aprire i bandi per individuare i 15 direttori generali delle nostre strutture. Il resto verrà valutato sulla base delle candidature. Nel frattempo la collaborazione con il direttore generale Gelli è molto buona e ho grande stima sia di lui che del professor Barretta, che sta svolgendo un lavoro importante e che ha una lunga storia con la Regione. È prematuro fare altri ragionamenti”.
Nessuna conferma, dunque, ma nessuna esclusione netta: la linea dell’assessora è quella della prudenza istituzionale, almeno fino all’uscita dei bandi.

Un passaggio cruciale per Siena e per la Regione
La possibile nomina di Barretta avrebbe un doppio impatto: a Siena, significherebbe l’avvio di una nuova fase alla guida dell’Aou Senese proprio nel momento in cui prende forma il masterplan più imponente degli ultimi decenni, mentre in Regione, rappresenterebbe una scelta di continuità tecnica nella discontinuità politica post-Bezzini.
I prossimi mesi saranno dunque decisivi: l’apertura dei bandi e la selezione dei 15 direttori generali chiariranno se Barretta resterà alle Scotte per completare il percorso avviato o se, al contrario, sarà chiamato a un ruolo di regia a livello regionale.
