Basket, il presidente della Virtus Bruttini: "La mentalità contradaiola è divisiva e impedisce alle società sportive di collaborare"

Fabio Bruttini durante Piazza con Vista, trasmissione condotta da Simona Sassetti e Valentina Tomei, dice la sua anche sulla questione impianti e strutture: "Sono vecchi e servono impianti nuovi"

Di Simona Sassetti | 15 Agosto 2023 alle 10:35

Fabio Bruttini, da più di trent’anni presidente della Virtus Siena ha un solo rimpianto di fronte alle sue sette promozioni (più tre scudetti giovanili e due Coppe Italia) non essere riuscito, nonostante averci provato fortemente, a raggiungere una maggiore collaborazione fra le varie società sportive. La motivazione? “A Siena c’è il Palio e il Palio impedisce di collaborare, questa mentalità porta a dividere e ad essere diffidenti. Io ho una mente aperta, ci riuscimmo con la Mens Sana a collaborare per un anno, però non siamo la città giusta. Ognuno cerca di fare il meglio per se perché c’è sempre il pensiero che in una collaborazione qualcuno cerchi di  fregare l’altro. Non è così, però a Siena c’è questa mentalità che impedisce di collaborare, io ho provato a cambiarla, ma sono stati timidi tentativi”. Una mentalità che non aiuta, sottolinea Bruttini, soprattutto in un momento come questo dove a dominare la scena è anche il problema degli impianti e strutture. “Il nostro palazzetto è stato costruito negli anni 60 e noi quest’anno non potremo più giocare lì perchè è un impianto vecchio- sottolinea-. Tutti gli anni dobbiamo spendere perché cambiano le regole. Mi dispiace anche per la Mens Sana e la Emma Villas Siena che si trovano in questa situazione, ma quando fu costruito il Palasport mio padre era presidente, si sta parlando degli anni 70, allora era considerato un palazzetto all’avanguardia. Purtroppo quando la città ha avuto a disposizione molti soldi questi non sono stati investiti nelle strutture per metterle a norma. Oggi ci sono troppi problemi, siamo indietro e dovremmo investire su questo non solo per mettere a norma impianti vecchi ma per cercare risorse per costruire impianti nuovi”. Ma durante Piazza con Vista, trasmissione condotta da Simona Sassetti e Valentina Tomei, Bruttini ha avuto modo di parlare anche e soprattutto di campo.

Adesso  con la promozione in B Interregionale, la quarta serie del basket italiano dopo A1, A2 e B, la Virtus è tornata la prima società di basket a Siena. 

“Noi cerchiamo sempre di fare il meglio possibile, chi fa sport deve cercare di fare il meglio. Per noi è una soddisfazione essere la squadra più importante di Siena. Siamo però come sempre con i piedi per terra, cercando di fare meglio anche il prossimo anno”

Dopo la vittoria ai playoff di C Gold e la promozione nella neonata B Interregionale che estate è stata per la Virtus?

“Abbiamo cercato di organizzarci per questo nuovo campionato, che inizierà la prima domenica di ottobre. E’ un campionato difficile, oltretutto siamo stati messi in una Conference in cui nella prima fase saremo squadre toscane e ligure ma nella seconda fase incontreremo la Lombardia e il Piemonte, dove il livello è sempre stato molto alto. Le partite saranno, dunque, molto belle. Abbiamo cercato di allestire una squadra competitiva, per buona parte rimasta la stessa dello scorso anno e siamo intervenuti con tre inserimenti mirati in quei ruoli dove dovevamo fare un salto di qualità per affrontare il nuovo campionato”.

C’è una promozione o una vittoria alla quale è legato particolarmente?

“Le promozioni sono stati importanti, però sotto la mia presenza abbiamo vinto due Coppa Italia e tre scudetti giovanili  e ci sono due in particolare di episodi a cui sono legato: lo scudetto giovanile juniores nel 2003 che è stato il primo scudetto giovanile del basket di Siena e poi la prima vittoria della Coppa Italia a Milano dove giocammo una due giorni strepitosa”.

 

 

 

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



Articoli correlati