La stagione 2025/2026 della Note di Siena Mens Sana parte sotto il segno del cambiamento e dell’entusiasmo. Il nuovo timoniere della panchina biancoverde sarà Federico Vecchi, tecnico bolognese con una lunga e solida carriera alle spalle nel mondo del basket italiano. Presentato ufficialmente alla stampa, Vecchi ha firmato un contratto annuale con la società senese, in attesa che vengano definiti i nomi che andranno a comporre il suo staff tecnico.
Al primo giorno a Siena, le sensazioni del coach sono state subito molto positive: “Sensazioni belle, questo entusiasmo, questa accoglienza, la bellezza della città… è veramente speciale. È la mia prima volta a Siena da ‘interno’, ma ero già venuto diverse volte da avversario della Mens Sana: lascia vibrazioni belle e positive”.
L’arrivo di Vecchi in biancoverde è frutto di un incrocio di destini e di un legame nato tempo fa con Riccardo Caliani, oggi direttore generale della Mens Sana. “Ci siamo conosciuti dieci anni fa a un camp in Estonia, entrambi eravamo lì per reclutare: lui per la Mens Sana, io per la Virtus Bologna. È nato subito un bel feeling, poi ci siamo persi di vista. Alla fine, una coincidenza ha voluto che io fossi disponibile e loro cercassero un profilo adatto a me. Tutto si è concretizzato in un giorno”.
Parlando della sua visione di pallacanestro, coach Vecchi ha messo subito in chiaro che tipo di impronta intende dare alla sua squadra: “Credo in una pallacanestro di ritmo. Non vuol dire solo corsa, ma velocità di esecuzione, aggressività sia offensiva che difensiva. Vogliamo costruire una squadra con energia, con cui tifosi e città possano identificarsi. L’adattamento tecnico e tattico dipenderà dal roster, ma l’identità sarà chiara”. Uno dei temi più sentiti dal nuovo allenatore è il senso di appartenenza: “È uno degli aspetti che più mi ha colpito nei colloqui con società, giocatori e collaboratori. C’è orgoglio nel far parte della Mens Sana, e questo è un motore di motivazione, ma anche una responsabilità. Significa rappresentare una società con una tradizione importante, che però guarda anche al futuro. Questo mix tra storia, appartenenza e prospettiva sarà un punto fermo del nostro lavoro”.
Vecchi ha anche raccontato di aver avuto un colloquio molto proficuo con coach Betti, predecessore sulla panchina senese: “Lo ringrazio, è stato disponibilissimo. Non ci conoscevamo, ma si è messo completamente a disposizione. Mi ha dato informazioni preziose, che ovviamente rimarranno tra noi. È stato un passaggio di consegne all’insegna della collaborazione e del rispetto”. Sullo staff che lo affiancherà, il tecnico ha le idee chiare, anche se i nomi restano ancora “top secret”: “Mi piace avere uno staff misto: figure esperte accanto a persone giovani, uomini e donne. Serve una visione trasversale, un gruppo coeso e variegato. Sto parlando con collaboratori già presenti e anche con alcuni nuovi. Faremo le scelte con calma per costruire una squadra anche fuori dal campo”.