Secondo i sindacati Bassilichi e Nexi non avevano fornito le adeguate garanzie previste dall’accordo quadro per il mantenimento dei posti di lavoro del ramo Contact Center
Dopo i lavoratori Whirlpool, anche quelli di Bassilichi possono tirare dei sospiri di sollievo. Nel tardo pomeriggio di oggi a Roma, al Mise, alla presenza dei tecnici del Ministero, di Regione Toscana, sindacati, Nexi e Bassilichi, è stato firmato un accordo dai presupposti assolutamente positivi per il futuro degli occupati Bassilichi del ramo Contact Center. Prima di essere valida, l’intesa dovrà passare ora dalle assemblee dei lavoratori, previste per giovedì, e dal voto tramite referendum.
Secondo i sindacati, Bassilichi e Nexi non avevano fornito le adeguate garanzie previste dall’accordo quadro di spacchettamento dei rami d’azienda firmato nel maggio scorso per il mantenimento dei posti di lavoro (erano definite commesse per 36 mesi), in particolar modo quelli del ramo Contact Center, per cui è stata aperta la procedura di gestione a Pay Care, controllata da Nexi. Da qui la richiesta dell’intervento di mediazione del Mise.
Claudio Coli