Per la prima volta dall’arrivo di Beko Europe la vertenza Whirlpool torna al tavolo regionale. I temi caldi sono due: convocare il prima possibile il tavolo ministeriale e conoscere al più presto il piano industriale delle nuova azienda. L’unità di crisi della Regione si è messa a totale disposizione per agevolare questi passaggi e lo stesso ha fatto il Comune di Siena che il 22 aprile parlerà con i sindacati.
“Questo tavolo l’abbiamo chiesto e ci sembrava dovuto – ha detto la segretaria della Fiom Cgil di Siena, Daniela Miniero -. E’ stata ribadita la volontà della Regione di supportare concretamente, anche con finanziamenti, qualsiasi intervento possa assicurare la sopravvivenza del sito senese a patto che ci sia un piano industriale. Nelle prossime ore la Regione farà una richiesta ufficiale all’amministratore delegato di Beko Europe, con il quale sono già in contatto. Poi, congiuntamente con il Comune, chiederanno all’apertura di un tavolo di crisi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy”.
La Toscana ha già mosso i primi passi per mettersi in contatto con l’azienda: “Valerio Fabiani, consigliere di Eugenio Giani per lavoro e crisi aziendali, ci ha detto di aver già parlato con il Ceo di Beko – ha dichiarato Massimo Martini, segretario Uilm Siena -. La Regione ha fatto un passaggio informale con il Ministero per stimolare la convocazione del tavolo”.
Intanto la cassa integrazione prosegue: “Tra la fine di aprile e l’inizio maggio ci saranno altri giorni di chiusura – ha spiegato il segretario Fim Cisl Siena -. Il Comune di Siena si è preso l’impegno, insieme alla Regione, di fare una lettera congiunta per sollecitare il tavolo ministeriale”.
