Un buono welfare da 600 euro nella busta paga di febbraio che andrà a sommarsi ai 250 euro già previsti da contratto per tutti i lavoratori che saranno ancora dipendenti. E’ la sintesi dell’accordo raggiunto oggi dalla rappresentanza aziendale di Beko con i sindacati in merito al confronto delle modalità di erogazione della cassa integrazione per il biennio 2026–2027, periodo in cui i lavoratori resteranno a zero ore in attesa del progetto di reindustrializzazione, e con una retribuzione di 1.100 o 1.200 euro al mese.
“Pertanto i lavoratori a febbraio avranno 850 euro di welfare a titolo di indennità rispetto alla mancata maturazione di ferie e permessi del 2026 – spiega Daniela Miniero della Fiom Cgil Siena – Per il 2027 ovviamente ci sarà un nuovo incontro, un nuovo esame congiunto. Siamo riusciti a fare erogare anche per il 2026 il premio di risultato con l’impegno da parte dell’azienda di rincontrarci e ridiscutere di un’eventuale erogazione per il premio di risultato anche per il 2027”.
“Credo che in questa fase era difficile fare meglio – aggiunge Giuseppe Cesarano della Fim Cisl di Siena -. Adesso noi ci dobbiamo concentrare sul piano di reindustrializzazione, sarà un 2026 complesso e difficile. Lo sapevamo che questo era l’anno più difficile. Dobbiamo parlare con la Regione su un piano formativo e lavorare su un documento territoriale che metta insieme le crisi del settore perché credo che siamo a questo punto in piena emergenza su Siena e i lavoratori devono essere impegnati in percorsi di formazione e, laddove ci siano soggetti industriali pronti a fare seriamente politiche attive, non possiamo perdere questa occasione”.
L’attenzione è poi sempre concentrata sul processo di reindustrializzazione e, nell’immediato, nelle operazioni svuotamento dei macchinari per poi procedere alla bonifica dello stabilimento.
“Il direttore ci ha informato stamani che i lavori di svuotamento del sito stanno andando avanti in modo molto celere e questo ci fa piacere – sottolinea Massimo Martini della Uilm Uil di Siena -. Anche questo è un altro un altro aspetto importante perché ci accompagnerà quanto prima allo svuotamento e quindi alla bonifica dell’immobile necessaria alla reindustrializzazione”.