Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, chiude la porta a una riconversione di Beko verso la produzione di armamenti e ribadisce la necessità di puntare su un futuro legato alle energie rinnovabili e alla crescita sostenibile.
“Le armi della Leonardo? No – ha scandito Giani –. Il processo deve orientarsi verso settori che assicurino lavoro, puntando su energie rinnovabili e filiere capaci di dare un’identità sostenibile a Beko”.
Il governatore ha quindi rilanciato sulla strategia regionale: “L’azione della Regione sarà fondamentale per quanto riguarda la formazione. Se Beko dovesse avviare un processo di riconversione produttiva sul piano di una meccanica legata allo sviluppo sostenibile, saremo accanto con le risorse necessarie per garantire formazione e nuove competenze ai lavoratori”.
Giani ha sottolineato anche l’importanza di mantenere intatto il tessuto occupazionale: “È giusto che Beko venga mantenuta unita, garantendo il lavoro a tutti coloro che oggi vivono una situazione complessa”.
Sul percorso amministrativo, il presidente ha chiarito: “Quando l’immobile diventa pubblico, si attiva la procedura in capo a Invitalia. Non è frutto del genio creativo di qualcuno, ma il processo naturale per la rivitalizzazione di un complesso produttivo che presenta queste condizioni. Invitalia lo fa per tutti in Italia, non solo per questo caso”. La linea di Giani è netta: no alla strada della difesa e delle armi, sì a un futuro produttivo che abbia al centro green economy, rinnovabili e sviluppo sostenibile.