Beko Siena, il sindaco Fabio: "Soddisfatta di aver creduto in ciò che molti ritenevano un'illusione"

Fabio, in occasione della visita di oggi allo stabilimento del ministro Urso, sottolinea che il Comune continuerà a svolgere un ruolo attivo nella fase successiva del progetto

Di Redazione | 1 Ottobre 2025 alle 14:30

Beko Siena, il sindaco Fabio: "Soddisfatta di aver creduto in ciò che molti ritenevano un'illusione"

Sa che la strada è ancora lunga, ma tira un sospiro di sollievo il sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, in occasione della visita del ministro Adolfo Urso allo stabilimento Beko. La parola “reindustrializzazione” resta centrale anche per il primo cittadino, che conferma l’impegno del Comune di Siena nel percorso che porterà, in sinergia con Invitalia, alla rinascita del sito produttivo.

“Mi permetto, anche se il percorso è tutt’altro che concluso – anzi, per certi versi ora comincia la parte più difficile – di esprimere un po’ di soddisfazione e di sollievo. Un anno fa ero l’unica che credeva in una soluzione di questo tipo”, ha dichiarato il sindaco. “Ho trovato un formidabile alleato nel ministro Urso e nella sottosegretaria Bergamotto. Poi, passo dopo passo e con molta fatica, siamo riusciti a superare le perplessità iniziali di sindacati, lavoratori e istituzioni, arrivando finalmente a un primo traguardo”.

Fabio sottolinea che il Comune continuerà a svolgere un ruolo attivo nella fase successiva del progetto: “Questa società che costituiremo insieme a Invitalia ribadisce la volontà dell’amministrazione comunale di non limitarsi a monitorare, ma di seguire da vicino e, in qualche modo, essere protagonista di questa vicenda”.

Sul piano urbanistico, il sindaco assicura la massima collaborazione: “L’amministrazione è pronta a fare la sua parte affinché lo stabilimento diventi il più appetibile possibile per i nuovi investitori”.

E conclude con una nota di ottimismo: “Andiamo avanti, con la soddisfazione di aver creduto in ciò che molti ritenevano un’illusione. L’idea di un polo industriale con più presenze compatibili tra loro è molto interessante, anche perché può offrire nuove opportunità occupazionali. La prospettiva di più aziende che convivono e creano lavoro stabile in questa area credo possa essere davvero promettente”.



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