Beko Siena, oggi le otto ore di sciopero in seguito all'incidente sul lavoro

Braccia incrociate per i dipendenti, la collega che si è infortunata dovrà sottoporsi ad una operazione

Di Redazione | 5 Giugno 2025 alle 17:00

Beko Siena, oggi le otto ore di sciopero in seguito all'incidente sul lavoro

Otto ore di sciopero sono state proclamate dai lavoratori dello stabilimento Beko dopo il grave infortunio occorso a una dipendente, ferita a un piede nel suo primo giorno di rientro dalla cassa integrazione. L’incidente ha acceso nuovamente i riflettori sulle difficili condizioni di lavoro nello stabilimento, ed è stato al centro dell’assemblea sindacale tenutasi oggi.

Massimo Martini, della Uilm Siena, ha spiegato: “Abbiamo avuto modo di sentire l’infortunata: è tranquilla, anche se dovrà essere sottoposta a un intervento chirurgico importante alla gamba. Questo ci rassicura un po’, ma c’è tanta tensione tra i lavoratori. Questo infortunio ha rappresentato un po’ il toccare il fondo all’interno dell’azienda”.
Sulla precarietà della situazione è intervenuta anche Daniela Miniero, della Fiom Cgil: “Siamo tutti sconcertati, ma non sorpresi. Questi lavoratori stanno lavorando sette giorni al mese, in una condizione fortemente provante. E c’è da sottolineare un’altra cosa: i macchinari restano fermi anche venti giorni, e alla riapertura, al rientro dalla cassa integrazione, non è un caso che l’infortunio si sia verificato proprio il primo giorno”.
A parlare delle difficoltà quotidiane è stato anche un operaio, Aldo Petessi, dipendente Beko: “È sicuramente dovuto alla condizione in cui lavoriamo: lavoriamo pochi giorni al mese, e questo porta le persone a perdere concentrazione. Diventa un problema anche solo riuscire a mantenere l’attenzione nei pochi giorni in cui si lavora”.
Intanto si attendono sviluppi anche sul fronte istituzionale. Sono previsti a breve incontri con il Comune di Siena e con la Provincia, probabilmente la prossima settimana. Secondo Giuseppe Cesarano della Fim Cisl: “Le strutture nazionali sono già informate: ci dicono che la prossima settimana si dovrebbe completare tutto l’iter, dalla mobilità per chi vuole uscire fino al decreto ad hoc per la solidarietà”. Mentre Martini puntualizza: “Anche al Ministero del Lavoro potrebbe esserci a breve un incontro, visto che è l’ente che gestisce gli ammortizzatori sociali”.



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