Bilanci comunali 2015, 2016 e 2017: il Comune apporta le misure correttive

Di Redazione | 11 Maggio 2019 alle 9:01

Bilanci comunali 2015, 2016 e 2017: il Comune apporta le misure correttive

Dopo i rilievi della Corte dei Conti

L’assemblea consiliare di ieri ha proceduto a riapprovare i prospetti dimostrativi del risultato di amministrazione degli esercizi 2015, 2016 e 2017, modificando in parte quanto approvato negli anni passati in occasione dei rispettivi rendiconti di gestione.

La Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti Toscana, infatti, come ha spiegato l’assessore al Bilancio, con la recente delibera 2019/80/PRSP, relativa ai consuntivi 2015 e 2016 del Comune, ha preso in considerazione le criticità o irregolarità rilevate sul risultato del 2015 se non già risolte nell’esercizio 2016, al fine di richiedere all’Ente misure correttive.

Le conclusioni della pronuncia vertono sostanzialmente sull’articolazione del risultato di amministrazione alla fine del 2016 e intervengono sulla quantificazione e composizione delle componenti vincolate e di quelle destinate. L’articolo 187 del Testo Unico Enti Locali (D. Lgs. 267/2000) distingue, a tal proposito, il risultato di amministrazione degli enti locali in fondi accantonati, fondi vincolati, fondi destinati agli investimenti e fondi liberi; tali componenti sono definite, rispettivamente, con le lettere A (risultato di amministrazione), B (fondi accantonati), C (fondi vincolati), D (fondi destinati agli investimenti) ed E (fondi liberi); quest’ultima è determinata dal calcolo E=(A–B–C–D).

La pronuncia della Sezione, rispetto al risultato di amministrazione al 31.12.2016, ha confermato la validità del risultato di amministrazione lordo (voce A), approvato a fine 2016, inclusa l’entità del Fondo Pluriennale Vincolato (FPV) e ha confermato la validità della parte accantonata (voce B) del risultato, incluso il Fondo Crediti Dubbia Esigibilità (FCDE); ha, tuttavia, rivisto notevolmente il calcolo della quota vincolata e di quella destinata (voci C e D) che compongono il risultato di amministrazione,  secondo la nuova disciplina contabile, richiedendo di conseguenza il ripiano di una quota notevolmente superiore di disavanzo di amministrazione (ossia la quota libera, voce E) rispetto a quello già in corso di ripiano con il piano trentennale.

L’approvazione di tali risultati è propedeutica a quella del rendiconto 2018. Tuttavia, il Consiglio Comunale con la delibera approvata ha pienamente adeguato le proprie risultanze a quelle ridefinite dalla Corte dei Conti.



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