Si chiude il 2025 ed è tempo di bilanci anche per il mondo del Palio. L’anno è stato segnato dalla vittoria della contrada dell’Oca nella carriera di luglio con il cavallo Diodoro e Tittia. Il fantino plurivittorioso ha raggiunto l’undicesimo successo, dimostrando ancora una volta la volontà di conquistare la Piazza. Diodoro, cavallo di proprietà della scuderia Atzeni, ha vinto il suo primo Palio, confermando importanti qualità anche ad agosto.
La carriera dell’Assunta ha rappresentato la rivincita di Gingillo dopo anni difficili e del cavallo Anda e Bola, che ha ribadito qualità da tempo chiacchierate. Il Valdimontone è così tornato alla vittoria, sigillando il rapporto con Giuseppe Zedde, che ha raggiunto il suo quarto trionfo.
Un 2025, quindi, che rafforza i fantini big, senza mostrare grandi spunti in prospettiva futura. I giovani ci sono, ma non riescono ancora a dimostrare abbastanza per arrivare primi al bandierino. Mentre si chiude il 2025, si guarda già al nuovo anno, ma con molti punti interrogativi su chi riuscirà a interrompere il dominio dei fantini più esperti.
Sei mesi ci separano dalla prossima carriera, ma il Palio d’inverno è già entrato nel vivo e gli occhi sono puntati sui passi di fantini e contrade. Alcune novità riguardano i capitani: il Nicchio ha scelto di richiamare l’ultimo capitano vittorioso di 27 anni fa, Fabio Giustarini. In via dei Pispini è inoltre arrivato il veterinario Giuseppe Incastrone.
Cambiamenti anche nello staff Palio di Onda e Leocorno, che hanno scelto due ex mangini nel segno della continuità: Jacopo Castagnini e Raffaele Gambini. Nessun altro nuovo ingresso nelle contrade, anche se qualche modifica nelle strategie invernali è già nell’aria.
Dalle dichiarazioni del plurivittorioso Tittia, che a un possibile avvicinamento alla contrada della Chiocciola ha risposto: «L’inverno è lungo, vediamo strada facendo», alla voglia di tornare a vincere di Scompiglio dopo anni difficili.
Intanto le prime decisioni sul 2026 sono già state prese: i capitani, nonostante alcune critiche dopo le scorse carriere, hanno confermato il mossiere Renato Bircolotti e, all’inizio del nuovo anno, si dovrà affrontare il tema del Protocollo. Anche su questo fronte non sono previsti cambiamenti significativi, sebbene resti centrale, come ogni anno, il problema delle piste. Altro argomento che tornerà d’attualità nel 2026 è quello delle nuove norme che prevedono ore di formazione anche per le contrade.
Si apre così un nuovo anno con molte conferme, ma anche con alcune novità, soprattutto sul piano delle strategie: sui cavalli la scelta finale spetterà come di consueto ai capitani, mentre tra fantini e contrade qualche legame di vecchia data potrebbe incrinarsi per aprire nuove porte. Una certezza resta: per parlare davvero di futuro servirà che il 2026 segni l’affermazione di qualche giovane, affinché possa finalmente essere definito protagonista.