“I prossimi atti, che non spettano a noi, è che vengano fatte le nomine per il Cda di origine governative. Dal mio punto di vista, capisco il momento particolare, lascio alla politica decidere, la mia unica speranza è ‘prima si fanno e meglio è’, per un motivo puramente di partenza”.
Le parole del presidente di Toscana Life Sciences Fabrizio Landi fanno eco a quelle del Ministro Speranza sul biotecnopolo. Definizione del cda e partenza operativa nel più breve tempo possibile. Per una realtà dove la stessa Tls è pronta a giocare un ruolo di primo piano.
“Rimarrà un’unica nomina che invece spetta a Tls – spiega Landi -, perché Tls sarà il quinto fondatore dopo i quattro Ministeri: Salute, Sviluppo Economico, Ricerca e Università e del Tesoro. E il Cda sarà allargato a un quinto rappresentante di Tls che sarà un rappresentante del territorio”
Mentre la politica si perde nel totonomi per il Cda del biotecnopolo forse quello che si è perso di vista è l’opportunità occupazionale per un territorio che già vive in un buona parte di ricerca e scienze della vita.
“Se io metto insieme l’area geografica dei comuni di Siena, Sovicille, Monteroni d’Arbia e Monteriggioni abbiamo 5mila posti di lavoro di fascia medioalta in questo campo – sottolinea il presidente di Tls -. Ci sono già oggi. In molte famiglie del territorio, vado diretto, il posto che una volta il figlio ambiva in banca oggi speriamo che il figlio ambisca di lavorare, e molti lo hanno fatto già, in questo mondo”.
Guai a parlare però di biotecnopolo come nuova banca Monte dei Paschi per lo sviluppo economico di Siena e del suo territorio.
“Fare il paragone è sbagliato – chiosa Landi -. Io spero che il Monte dei Paschi non vada a ramengo. Una cosa è che questo filone è un filone importante di sviluppo anche si prospettive di sviluppo occupazionale per i nostri giovani, ma io spero che la banca trovi il suo equilibrio. Non vorrei fare questo paragone perché vorrebbe dire dare per scontato che la banca è morta, cosa che io non spero”.