L’attacco israeliano alla parrocchia di Gaza “forse sarà vero che è stato un errore, perché quando si rischia di colpire un po’ indiscriminatamente si colpisce tutti: a me personalmente sembra un errore perché qualcuno è stato costretto a chiedere scusa, a telefonare personalmente al Papa. Che anche quella sia una scusa o meno non lo so, non voglio fare dietrologie o quant’altro”.
Lo ha affermato il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena e Montepulciano e presidente della Conferenza episcopale Toscana.
“Credo che questo sia il superamento di un confine – ha aggiunto -, però vista così a mio giudizio non conveniva a nessuno, insomma, superare oltremodo questo limite. Poi se ci sono altri fini dietro, non lo so”.
In generale, per Lojudice, a Gaza “quello che sta accadendo è un massacro”, e “dobbiamo continuare a insistere, non abbiamo mezzi o strumenti per fermare queste carneficine: però dobbiamo continuare a farlo come fa il Papa, come fa chi può farlo, chi può farsi ascoltare, continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica per non stancarci; anche, io credo, da parte nostra, dialogando sempre a stretto giro con la comunità ebraica, che in tanti casi è a disagio, è in fortissimo disagio rispetto a quello che sta accadendo”.