Brocci: "Eroica, sport vero in scenari che altri non hanno. Oscurati per anni da Siena"

Di Redazione | 9 Ottobre 2018 alle 18:56

Brocci: "Eroica, sport vero in scenari che altri non hanno. Oscurati per anni da Siena"

“Negata la paternità di un evento mondiale come Strade Bianche. Invece di difendere chi aveva salvaguardato le strade bianche ci si è piegati a logiche commerciali”

Un successo internazionale strepitoso l’Eroica 2018. Nuovo record di partecipanti e uno spettacolo sempre più incredibile negli scenari incantanti delle terre di Siena: “Non ci sono bastati 7500 posti – ha raccontato l’ideatore Giancarlo Brocci a Siena Tv – 2500 sono stati gli stranieri, da ogni continente e da 58 paesi, i parametri ci dicono che l’Eroica piace sempre di più, riscontra il favore e incontra il bisogno reale di recuperare una filosofia di sport autentico che piace. Oggi lo sport è produzione di spettacolo, soldi e buon cinema. Invece tanti vogliono riscoprire il grande ciclismo che ha scritto la storia del novecento, quello che abbiamo sentito dai nostri padri, e noi lo abbiamo fatto nel contesto più bello del mondo, nel Chianti e nelle Terre di Siena, strade bianche che nessuno ha”

Brocci non manca di pungere Siena e alcune sue scelte riguardo la Strade Bianche, ex Eroica Pro, evento mondiale creato nel 2007 da Brocci e sviluppato con Rcs, la cui partenza era da Gaiole, poi estromessa negli ultimi anni dal percorso. Un caso sfociato nel febbraio 2017 anche in una causa legale promossa da Brocci stesso: “Tradimento di Siena? Di certo – ha aggiunto – c’è stato qualche anno di oscuramento, è stata negata la paternità di un grande evento come Strade Bianche era una paternità che dava fastidio. Per anni è stato misconosciuto questo, Siena ha glissato rispetto all’esigenza di difendere la salvaguardia delle strade bianche, iniziata proprio con l’Eroica. Si è fatto finto di nulla assecondando un gioco commerciale”.



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