Bronzi San Casciano in mostra al Santa Maria della Scala, Fabio: "Valutiamo di esporre un reperto"

Il Sindaco di Siena ha spiegato che "la scelta dei luoghi espositivi ha un vincolo molto forte, quello della presenza di un laboratorio di restauro e diagnostica ben attrezzato e organizzato"

Di Lorenzo Agnelli | 9 Febbraio 2024 alle 16:50

È stata la scoperta degli ultimi anni quella dei Bronzi di San Casciano dei Bagni, un simbolo della cultura etrusca del nostro territorio e delle Terre di Siena. Per questo la Consigliera Comunale di Siena Sostenibile Monica Casciaro ha presentato un’interrogazione alla Giunta in merito al progetto di una mostra anche nel capoluogo, nel complesso del Santa Maria della Scala. Il Sindaco di Siena Nicoletta Fabio ha tenuto a rispondere personalmente spiegando come non sia possibile prevedere un’esposizione completa per la mancanza di un laboratorio di restauro e diagnostica, ma assicura la volontà di prevedere una mostra almeno di un reparto dopo il rientro dei bronzi.

“Si tratta – ha spiegato il Sindaco Nicoletta Fabio – di una delle ricchezze più prestigiose del nostro patrimonio storico e artistico. I reperti ritrovati nel 2022 nel santuario termale di San Casciano dei Bagni hanno un valore inestimabile per la storia e per il nostro territorio e hanno sollevato per questo un grande interesse nazionale come dimostra l’organizzazione della mostra, dal titolo ‘Gli dei ritornano. I bronzi di San Casciano’ alle Scuderie del Quirinale alla presenza del presidente della Repubblica. Una mostra che ha avuto un grande successo di pubblico e che certamente ho sempre sperato di poter ospitare a Siena”.

Il Sindaco ha sottolineato che “la scelta dei luoghi espositivi ha però un vincolo molto forte, quello della presenza di un laboratorio di restauro e diagnostica ben attrezzato e organizzato, oltre alla copertura finanziaria di tutta l’operazione che fra tutto si aggira intorno ai 500mila euro. I reperti infatti, molto delicati e sensibili, ogni volta hanno bisogno di sostare nei laboratori di diagnostica circa tre settimane prima dell’allestimento. A seguito di alcune interlocuzioni avvenute con il Ministro Gennaro Sangiuliano sono venuta a conoscenza del fatto che al momento soltanto Napoli e il Mann, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, sono certi come sede espositiva e che i bronzi, a fine mostra, intorno al mesi di giugno, torneranno a San Casciano dei Bagni”.

Dal Ministero – ha aggiunto Fabio – non giungono ulteriori informazioni su altre città o musei coinvolti. Certo è che, essendo il Ministero il proprietario dei manufatti, è possibile che possa decidere di ampliare l’operazione generale di valorizzazione. Per quanto riguarda Siena dunque, ed una futura esposizione magari proprio all’interno del Museo Archeologico del Santa Maria della Scala, sarà possibile valutare il prestito di uno dei bronzi da esporre a Siena, dopo il rientro dei reperti a San Casciano, località d’origine e luogo per eccellenza deputato alla tutela e alla musealizzazione del patrimonio rinvenuto”.
Il Sindaco ha voluto precisare che “l’intenzione del Ministero è ovviamente quella di far tornare stabilmente e il prima possibile i bronzi nella località d’origine, spero in ogni caso che sia possibile avere all’interno del nostro prestigioso Museo Archeologico uno dei reperti così da permettere a chi è in visita al Santa Maria della Scala di poterlo ammirare contornato da tanti altri reperti che impreziosiscono il complesso, ma che forse restano ancora poco conosciuti dalla città”.

La consigliera Casciaro, si è ritenuta soddisfatta della risposta, con la speranza che il Santa Maria della Scala diventi un museo sempre più conosciuto, dotandosi tra l’altro di laboratori specifici che permetterebbero di sfruttare al meglio e maggiormente l’intero complesso museale.

“C’è la possibilità che, quando i bronzi rientreranno a San Casciano dei Bagni, almeno uno di essi insieme ad altri manufatti possono essere esposti al Santa Maria della Scala – spiega la Consigliera Comunale Monica Casciaro -. Il Sindaco ci ha rassicurati sottolineando come voglia valorizzare e incrementare le apparecchiature nel corso del tempo che sono all’interno del Museo stesso. Per cui mi sono dichiarata soddisfatta della risposta in quanto purtroppo ancora non abbiamo la struttura per poter predisporre certi tipi di mostre a Siena”.

Lorenzo Agnelli

Giornalista pubblicista iscritto all'ordine dal 2020. Esperienza nel ruolo prima come corrispondente locale dalla Val d'Orcia e poi all’interno della redazione di Radio Siena Tv. Prendere parte alle discussioni e conoscere a fondo i fatti sono stati i fattori scatenanti della sua personale passione verso il giornalismo, concentrandosi principalmente sui fatti di cronaca che riguardano la collettività, come la politica e le sue incoerenze, materie da spiegare e rendere accessibili a tutti. Ama la città in cui lavora, Siena, e la sua terra, la Val d’Orcia, luogo capace di offrire bellezza paesaggistica ma anche umana, difficile da spiegare, ma che non si stanca mai di raccontare.



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