“I dazi al 15% infliggeranno un duro colpo al Brunello di Montalcino, principale simbolo del Made in Italy enologico negli Stati Uniti, e metteranno a dura prova la resistenza delle aziende. In attesa di conoscere la lista dei prodotti dazi ‘zero per zero’, è evidente che l’applicazione del dazio causerà un rallentamento delle esportazioni verso la nostra prima destinazione di sbocco”.
Così Giacomo Bartolommei, presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino.
“Il mercato americano vale il 30% delle nostre esportazioni, pari a oltre 3 milioni di bottiglie – aggiunge in una nota -. In questo scenario sarà difficile se non impossibile riallocare l’invenduto nel breve periodo su altre piazze. Per questo è necessario procedere celermente sulla via di nuovi negoziati commerciali, a partire dal Mercosur, per aprire nuove rotte”.
Per Bartolommei “il Consorzio del vino Brunello di Montalcino continuerà a presidiare il mercato statunitense. Infatti, abbiamo già confermato tutti gli appuntamenti del 2026 come il Benvenuto Brunello a New York e la partecipazione al Food e Wine ad Aspen, uno dei festival più importanti del settore negli Usa. Al contempo stiamo predisponendo un piano rafforzato di promozione in Asia“.