Siena, "Brutti & Cattivi": alla Corte dei Miracoli prende vita il teatro che guarda ai margini

Da gennaio a maggio dieci appuntamenti tra spettacoli e formazione per una stagione che mette al centro l’umanità, anche quella più scomoda

Di Redazione | 24 Dicembre 2025 alle 7:30

Siena, "Brutti & Cattivi": alla Corte dei Miracoli prende vita il teatro che guarda ai margini

Sette spettacoli e tre percorsi di formazione, tutti dedicati al teatro come spazio di racconto, ricerca e confronto. È questo il cuore di “Teatro a Corte: Brutti & Cattivi”, la nuova stagione teatrale in programma alla Corte dei Miracoli di Siena tra gennaio e maggio 2026, che vedrà protagonisti artisti e compagnie locali e nazionali, tra recitazione, danza, fotografia e documentario.

Una rassegna che sceglie di stare lontana dai riflettori più convenzionali e che punta invece su uno sguardo obliquo, capace di raccontare fragilità, contraddizioni e zone d’ombra dell’essere umano.

“Brutti e cattivi” è un gioco – spiega Francesco Chiantese, volontario e curatore della direzione artistica – così potrebbero essere definiti i personaggi che abitano gli spettacoli in cartellone. E forse, a volte, anche gli artisti stessi, abituati a lavorare in ambiti marginali della società. Noi vogliamo dare loro parola, per mostrare altre prospettive di umanità. Perché, in teatro, di umanità si tratta”.

La stagione si apre il 15 e 16 gennaio (ore 21.30) con “La Artusi (brodotraumadessert)”, testo di Federico Romagnoli con Rita Ceccarelli, per la regia di Giuliano Lenzi: un lavoro che mescola ironia e ferite, memoria e corpo.

Il 20 gennaio (ore 21.30) spazio a “Facce di Corte”, una vera e propria festa fotografica: la Sala Nera si trasforma in un set aperto, dove il teatro diventa immagine e incontro.

Il 12 e 13 febbraio (ore 21.30) va in scena “Cattivi, convivere con l’orrore”, scritto e diretto da Francesco Chiantese, con un ampio cast che affronta il tema dell’orrore quotidiano e della convivenza con ciò che spaventa.

Il 5 marzo (ore 21.30) la rassegna propone “Sul teatro”, una serata di proiezioni dedicate al documentario teatrale contemporaneo, per raccontare come il teatro si pensa e si pratica oggi in Italia.

Il 19 e 20 marzo (ore 21.30) arriva “Gli indistinti confini”, con regia e coreografia di Irene Stracciati, un lavoro che unisce danza e recitazione grazie alla collaborazione tra i danzatori e attori di Atopos.

Il 24 aprile (ore 21.30) la stagione si apre alla condivisione collettiva con “Il giorno prima della festa”: racconti, canti, poesie, pagine di libri e una pastasciutta antifascista, per trasformare il teatro in spazio di comunità.

La chiusura è affidata a “Cretti, o della fragilità”, in scena il 14 e 15 maggio (ore 21.30), di Elisa Bartoli e Francesco Chiantese, con Elisa Bartoli: uno spettacolo che riflette sulle crepe, intime e collettive, come possibilità di racconto.

Accanto agli spettacoli, “Brutti & Cattivi” propone anche un articolato percorso formativo, pensato per chi vuole avvicinarsi alla pratica teatrale come esperienza personale e collettiva.

Dal 24 gennaio al 26 febbraio (24 gennaio; 5, 14 e 26 febbraio, ore 20.30–23.30) si terrà “Drammaturgia dell’attenzione. Dalla fotografia al monologo”, un ciclo di incontri di scrittura teatrale guidati da Francesco Chiantese.

Il 1° marzo (ore 10–13 e 14–18) è in programma “Il corpo della voce”, seminario intensivo sull’espressività vocale condotto da Enrica Zampetti.

Il 19 aprile (ore 10–13 e 14–18) chiude il percorso “La cura delle storie e di chi le racconta”, seminario guidato da Vittorio Continelli, dedicato al rapporto tra narrazione e responsabilità.



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