Tre anni di condanna: è la pena richiesta dalla Procura di Siena per i 4 soggetti a giudizio a seguito del tragico incidente stradale avvenuto il 22 maggio 2019 sulla Siena-Firenze, all’altezza di Monteriggioni, quando un bus turistico si ribaltò in una scarpata provocando la morte di una guida turistica russa di 41 anni e il ferimento di 37 persone.
A processo sono finiti l’autista del mezzo, accusato di omicidio stradale, e tre tecnici legati alla manutenzione del tratto stradale, cui si contesta invece l’omicidio colposo. La richiesta del pm è giunta al termine della requisitoria, col giudice Simone Spina che prenderà la sua decisione a metà giugno. Secondo quanto emerso dalle varie consulenze tecniche portate nel corso dell’istruttoria dibattimentale, oltre alla distrazione alla guida dell’autista che perse il controllo, la tragedia sarebbe stata cagionata anche dal guardrail, risultato non a norma, contro cui è andato a sbattere il bus. Un disastro che costò la prolungata interruzione del traffico e rischiò di causare la paralisi del pronto soccorso delle Scotte per i tanti simultanei accessi.
C.C
