Caldo torrido, Arcuri (Fillea Cgil): "Salvaguardare la salute dei lavoratori nei cantieri"

Il caldo torrido e le temperature elevate possono mettere gravemente a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori impiegati nei cantieri edili, stradali e nelle fabbriche di costruzioni. "Comuni facciano ordinanze per permettere i lavori la mattina presto"

Di Redazione | 15 Luglio 2023 alle 20:00

Sono i lavoratori dell’edilizia coloro che stanno subendo più di tutti l’emergenza caldo di questi giorni. Il caldo torrido e le temperature elevate possono mettere gravemente a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori impiegati nei cantieri edili, stradali e nelle fabbriche di costruzioni. A lanciare l’allarme il segretario generale Fillea Cgil Simone Arcuri, che in questi giorni sta incontrando molte aziende e lavoratori del territorio.

“Molti – spiega a Siena Tv Arcuri – ci chiedono di intervenire per trovare delle soluzioni, le linee guide Inail chiedono alle aziende di intervenire con postazioni acqua, pause frequenti per il riposo, aree ombreggiate e il camabio di orario di lavoro, ma spesso nei cantieri edili non è possibile, specie la mattina presto in territori turistici. Chiederei ai Comuni di fare delle ordinanze per permettere di iniziare il lavoro molto presto così da fronteggiare il caldo estremo. C’è poi la questioen del salario del lavoro, i massimali della cassa integrazione sono bassi, i lavoratori non accettano di stare a casa per alte temperature” sottolinea.

“La sicurezza sul lavoro è anche questo e per poterla garantire è necessario che si formi una cultura che vada oltre gli obblighi normativi – ha ricordato il segretario generale Fillea Cgil Siena -. Ecco perché ci preme diffondere tra aziende e lavoratori l’importanza della salvaguardia dal rischio termico. I fenomeni climatici estremi sono stati recentemente posti in relazione con un aumento del rischio di infortunio sul lavoro». «Inps e Inail – conclude – rendono note le istruzioni per la gestione del rischio caldo e per l’accesso alle prestazioni cassa integrazione ordinaria per sospensioni o riduzioni dell’attività lavorativa dovuta a temperature elevate».



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