Il suo cane indossava il collare elettrico ma non era stato utilizzato e l’animale non aveva subito sofferenze. Un cacciatore della provincia di Siena, fermato nel gennaio 2019 in un bosco dalla Forestale che aveva notato il suo cane con addosso lo strumento, era stato condannato dal giudice monocratico del Tribunale di Siena a una multa di 2mila euro (con relativa confisca e distruzione del collare), essendosi opposto a un precedente decreto penale; ma è riuscito a dimostrare ricorrendo in Cassazione – assistito dagli avvocati Alessandro Betti e Paolo Ridolfi – che l’animale era in piena salute e non aveva riportato lesioni nè sofferenze fisiche, in quanto il collare non era entrato in funzione.
C.C