Nonostante la legge, datata 2016, contro il caporalato, questo fenomeno continua a preoccupare in Toscana e la situazione va continuamente monitorata, non solo nel settore agricolo. Oggi a Buongiorno Siena il segretario generale Flai Cgil Toscana, Mirko Borselli, ha analizzato i dati presentati all’ultimo convegno sindacale. In provincia di Siena l’allerta riguarda la striscia dei tre comuni dello storico Chianti (Gaiole, Radda e Castellina) più le zone di Castelnuovo Berardenga e Poggibonsi.
“La Toscana vede forte l’azione del caporalato, chiediamo l’attuazione della legge 1999 del 2016 contro questo reato odioso – spiega Borselli – legge che prevede un parte repressiva con introdotto finalmente il reato penale per il caporale e per i datori di lavoro che usano il caporalato, e una parte prevenzione che riguarda la crezione della rete del lavoro agricolo di qualità. Chiediamo che si dia corso a ciò: in Toscana su 10 province solo 4 sezioni sono state attivate e solo 2 producono un avanzamento sul contrasto al caporalato”.