Cariche Polizia su studenti a Firenze e Pisa, Scaramelli (Italia Viva): “Manganellati i diritti costituzionali”

Anche la Fisac Cgil Mps condanna la repressione esercitata dalle forze di Polizia nei confronti degli studenti

Di Redazione | 23 Febbraio 2024 alle 20:00

Cariche Polizia su studenti a Firenze e Pisa, Scaramelli (Italia Viva): “Manganellati i diritti costituzionali”

“Violenza inaudita contro giovani studenti colpevoli solo di essere dei manifestanti. L’orrore delle cariche contro gli studenti di Pisa e Firenze, è violenza di Stato. Un atto grave. Senza precedenti. Ad essere manganellati oggi sono stati i diritti costituzionali e la speranza che le nuove generazioni nutrono nel futuro”. A dirlo Stefano Scaramelli, capogruppo di Italia Viva e vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, sulle cariche della Polizia ai cortei degli studenti di Firenze e Pisa.

La Fisac CGIL MPS esprime una profonda condanna delle azioni di repressione esercitate dalle forze di polizia nei confronti degli studenti che si sono riuniti pacificamente a Pisa e Firenze per manifestare il loro supporto alla causa palestinese.
Le immagini e le testimonianze che emergono dalla città mostrano una realtà inaccettabile che non può essere ignorata. Il corteo composto da studenti medi di cui molti minorenni è stato oggetto di cariche indiscriminate della polizia che ha usato la forza in maniera indiscriminata anche nei confronti degli studenti che si stavano allontanando dagli scontri.
La libertà di espressione e il diritto di manifestazione sono pilastri irrinunciabili di ogni democrazia. La repressione e l’uso sproporzionato della forza nei confronti di giovani che esercitano pacificamente questi diritti mettono in discussione i valori democratici su cui è fondata la nostra comunità.
Esprimiamo massima solidarietà agli studenti di Pisa e Firenze colpiti e trattati come criminali e forte preoccupazione per come, sempre più spesso, Governo e Ministro Piantedosi rimangano indifferenti all’utilizzo della violenza da parte delle forze dell’ordine anche contro chi manifesta pacificamente giustificandone di fatto il ricorso invece di porsi come garanti dell’esercizio dei diritti democratici.



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