Nel corso della conferenza stampa di presentazione del calendario 2025/2026 di “Impianti aperti”, l’iniziativa promossa da Sienambiente con il patrocinio della Provincia di Siena, la presidente Agnese Carletti ha sottolineato l’importanza delle scelte lungimiranti che hanno portato alla realizzazione degli impianti di gestione dei rifiuti oggi visitabili dai cittadini.
“La provincia di Siena negli anni ha avuto il coraggio di investire sugli impianti che oggi abbiamo e che vengono aperti da Sienambiente ai cittadini – ha affermato Carletti –. Sono state scelte politiche importanti, coraggiose e responsabili, che non hanno mai pensato di spostare altrove la gestione dei rifiuti, ma anzi hanno visto in essi un valore aggiunto. Questo ci permette oggi non solo di chiudere il ciclo dei rifiuti all’interno del nostro territorio, ma anche di essere un punto di riferimento per altre realtà che vengono qui per conoscere il nostro modello”.
La presidente ha poi affrontato anche temi di attualità legati a nuove proposte di impianti energetici nel territorio senese, come il parco eolico nelle Crete Senesi e il progetto fotovoltaico nell’area di Sovicille.
“Quando un territorio è messo nelle condizioni di scegliere in maniera strategica e responsabile il proprio futuro – ha proseguito Carletti – dimostra di essere pronto ad affrontare sfide importanti, come ha fatto la nostra provincia. Tuttavia, quando si tratta di iniziative private calate dall’alto, senza un reale coinvolgimento degli enti locali, è inevitabile esprimere contrarietà. Progetti autonomi di questo tipo rischiano di compromettere il paesaggio e l’identità del nostro territorio”.
Carletti ha ribadito la disponibilità della Provincia a sostenere la produzione di energie rinnovabili, ma nel rispetto del territorio e attraverso progetti condivisi, nati “dal basso”, da comuni e amministrazioni locali.
“Il nostro territorio non vuole tirarsi indietro di fronte alla sfida della transizione ecologica – ha concluso – ma deve farlo con strumenti e progetti che nascano dalle comunità, in modo partecipato e rispettoso del paesaggio e del nostro patrimonio ambientale”.