La lunga attesa è finita: oggi la Commissione parlamentare d’inchiesta bis sulla morte di David Rossi, l’ex responsabile della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena, rende pubblici i risultati della nuova perizia tecnica alle ore 11. Il presidente della Commissione, Gianluca Vinci, anticipa quanto emerso ai nostri microfoni, delineando un quadro che ribalta definitivamente l’ipotesi del suicidio: “La pista è l’omicidio: Rossi è stato appeso fuori dalla finestra”.
Vinci spiega che il documento, redatto dai RIS di Roma insieme al tenente colonnello Gregorio e al dottor Robby Maghi, è stato depositato venerdì ed è già stato integralmente analizzato dai membri della Commissione. “La perizia è molto chiara. Le ferite sul polso e l’esame del video mostrano che l’orologio non fosse più al suo posto nel momento della caduta. Non si può più parlare di suicidio”. Secondo Vinci, proprio l’analisi del filmato rappresenta un punto di svolta: “Si vede che la cassa dell’orologio cade prima, e il cinturino subito dopo. I RIS sono anche tornati nel vicolo per verificare che l’ombra vista in volo fosse compatibile con il cinturino. Questo è stato provato.”
Un elemento considerato decisivo riguarda le condizioni del corpo: “Rossi entra in banca senza alcuna lesione. A terra viene ritrovato con tre ferite sanguinolente sul polso, all’altezza della cassa dell’orologio. Ma l’impatto non può averle causate: l’orologio non era al polso quando è caduto”.
Il presidente non usa mezzi termini: “Il suicidio è escluso. Le lesioni non sono compatibili con una caduta volontaria”. Le evidenze tecniche, secondo la Commissione, aprono ora a scenari diversi e chiari: “La pista adesso è omicidio, o omicidio come conseguenza di altro reato. Rossi è stato sicuramente appeso fuori dalla finestra. Le lesioni lacere sul polso, create da più movimenti della cassa esercitando una forte pressione, possono essere state causate nel tentativo di esporlo e poi ritrarlo all’interno. Oppure è stato lasciato andare. In ogni caso possiamo parlare di omicidio”.
Questa sera la trasmissione Le Iene presenterà una diversa perizia. Vinci sottolinea però come la natura dei due lavori sia differente: “La perizia che emergerà dalla trasmissione dà un risultato analogo, ma c’è una differenza sostanziale: la nostra parla di prove. Abbiamo riscontri oggettivi, non smentibili neanche con tecnologie future”.
Secondo quanto riferito dal presidente, la relazione che sarà mostrata in TV è una ricostruzione computerizzata: “È una ricostruzione che specifica una relazione della precedente Commissione. All’epoca non si riuscì a stabilire se si trattasse di suicidio o omicidio. Noi parliamo di prove investigative e inamovibili”. Quello che oggi emerge comunque resta un punto fermo nell’indagine parlamentare: “Il nostro compito era dare un dato definitivo- conclude Vinci-, e lo abbiamo dato: prove concrete, non modificabili.” Si apre di fatto una nuova verità della vicenda David Rossi.