Si è tenuta oggi pomeriggio al tribunale di Firenze l’udienza preliminare del procedimento nato dall’inchiesta sul caso di stalking che ha come protagonisti l’ex comandante della Polizia Municipale di Siena, Cesare Rinaldi, e la moglie Cristina Casini, e che vede coinvolti in un’autentica “spy story” altri cinque soggetti, quattro carabinieri e un agente dei servizi segreti. Le accuse sono di stalking e l’accesso abusivo allo sdi (il servizio informatico di indagine) in relazione a tutta una serie di atti di stalking commessi a danno di una donna e dei suoi familiari, con l’ausilio di alcuni rappresentanti delle forze dell’ordine, che avrebbero agito dietro richieste apparentemente istituzionali.
In aula le difese hanno esplicitato le rispettive strategie processuali: i legali dei coniugi Rinaldi hanno chiesto un patteggiamento da 2 anni e 9 mesi per l’ex comandante e di 1 anno e 10 mesi per la consorte; due carabinieri hanno chiesto la messa alla prova con conseguente sospensione del procedimento, mentre la difesa dell’agente segreto sceglierà tra rito abbreviato e andare a giudizio nella prossima udienza. Per altri due militari dell’arma invece la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio, mentre dall’altra i loro difensori hanno fatto istanza per il non luogo a procedere. Le decisioni del gup arriveranno il prossimo 22 luglio.
C.C