Una delle più grandi piaghe per lo sport italiano sono gli impianti desueti e quasi mai funzionali per le società. Il problema è diffuso anche nel calcio di qualsiasi categoria, da quelle di vertice al dilettantismo.
In Toscana gli esempi sono molti, dal Franchi di Firenze al Castellani di Empoli passando per il Porta Elisa di Lucca e il Melani di Pistoia. Nella lista c’è ovviamente anche il Rastrello che da mesi è vittima del braccio di ferro giuridico tra l’Acr Siena e l’amministrazione comunale e nel frattempo l’impianto è in completo stato di abbandono. Il Siena Fc non è ancora riuscito a mettere piede al Franchi e la stessa sorte è toccata al Bertoni dell’Acquacalda.
Sulla delicata vicenda è intervenuto anche il presidente regionale della Figc Paolo Mangini. “So che lo stadio è fermo e mi dispiace – ha detto Mangini -. Il Siena ne avrebbe bisogno anche per i molti tifosi che seguono la squadra. Ormai l’impianto è fermo da tempo in attesa di sentenze ed è veramente un peccato mortale. Vorrei che la Robur e le altre società che potrebbero utilizzare il campo dell’Acquacalda ne tornino in possesso”.