Cassia Monteroni-Monsindoli, Bignami: "Da anni promesse disattese, obiettivo 60 milioni per il completamento"

Galeazzo Bignami, viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, di fronte all'opera incompiuta, ha annunciato che c'è l’obiettivo di trovare le risorse mancanti per il completamento

Di Simona Sassetti | 5 Maggio 2023 alle 12:51

Un’odissea. Quando si pensa al tratto della Cassia Monteroni-Monsindoli vengono subito in mente i piloni di un’opera attesa da tanti, troppi, anni. Galeazzo Bignami, viceministro delle infrastrutture e dei trasporti di fronte a quel tratto ha annunciato che l’obiettivo di trovare le risorse mancanti per dare il via ai lavori c’è.  “Di questi 150 milioni – ha dichiarato – attualmente 90 sono stati finanziati, ne mancano però una sessantina. L’impegno del Governo è quello di inserire l’intervento nel contratto di programma, che tramite Anas dovrà essere stipulato nei prossimi mesi, finalizzato ad individuare gli interventi strategici. Noi individuiamo questa opera come uno degli elementi centrali da dover completare. Di questi 150 milioni circa 120 devono essere funzionali ai lavori gli altri 30 per la messa in sicurezza e l’aggiornamento progettuale per dare vita ad un’opera  moderna che il territorio merita. Sono troppi anni che i cittadini sentono solo promesse poi disattese. Io invece sono venuto qui per parlare di cifre, di tempi, e dell’inserimento dell’opera nel contratto di programma. Noi ci prendiamo questo impegno. Per i tempi è chiaro che prima dovrà essere chiuso l’accordo di programma, però con il codice appalti approvato ci sarà una velocizzazione. Risparmieremo tempo”.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



Articoli correlati