Il nuovo anno è alle porte e con il 2026 arrivano anche tante nuove regole per il mondo dei detentori di cavalli e di conseguenza per l’ambiente paliesco.
Nel nome della nuova e giustissima filosofia del One Health e del benessere degli animali, ecco che ogni detentore di codice di stalla (un numero che viene assegnato dalla Asl territoriale per identificare e censire il numero di animali presenti nello stabilimento/scuderia/allevamento ndr), dovrà seguire un corso sulla sanità animale.
Fin qui tutto giusto. La legge nazionale però non ha previsto i casi particolari come ad esempio il Palio di Siena (riguarda tutte le manifestazioni con l’impiego di equidi). Ecco che scatta l’obbligo di formazione anche per le Contrade che, come previsto dalla legge, sono dotate di un codice di stalla così come lo è il comune di Siena.
Quindi i detentori di codice di stalla, come detto, dovranno adempiere ad un corso di una decina di ore. Dovranno e le Contrade e Il Comune.
Ad oggi i codici di stalla sono a nome del capitano, che però nel corso del tempo cambia e quindi ogni contrada dovrà aggiornare il nome del detentore presso la Asl. E poi il Comune, che sia la figura del sindaco o di un responsabile questo ancora è da vedere nei dettagli, dovrà mettersi in regola.
Resta il fatto che ognuna delle diciassette consorelle dovrà avere almeno una persona “formata” come prescrive la legge.
A dare una risposta concreta ai dubbi, è stata la Asl Tse intervenuta nella figura della dirigente veterinaria Anna Carone, alla conferenza convocata dall’associazione Allevatori, Allenatori e Proprietari Cavalli da Palio che si è tenuta mercoledì scorso nei locali di banca Mediolanum in Viale Sardegna a Siena.
L’argomento è stato al centro del ‘Punto’, l’approfondimento giornaliero di Siena Tv, andato in onda giovedì scorso 13 novembre. (RIVEDI QUI LA PUNTATA)
Durante il convegno di aggiornamento sono stati affrontati anche i dubbi relativi all’iscrizione dei cavalli nei registri dei cavalli atleti delle federazioni riconosciute dal Coni.
Tutti gli equidi, cavalli o asini che siano, per partecipare alle manifestazioni che si svolgono fuori da impianti riconosciuti Coni o Masaf, dovranno essere iscritti in questi registri. Così vuole il recente decreto Abodi.
La visita medico sportiva, chiamiamola così, prevista per le discipline equestri, non è obbligatoria per i cavalli da Palio che vengono sottoposti a controlli serrati da una commissione veterinaria ad hoc. Bisognerà capire quali federazioni, richiedono contestualmente all’iscrizione nel registro “Cavallo Atleta”, anche il certificato medico. Resta un dubbio: chi è autorizzato a rilasciare i corsi di formazione? Dove come e quando farli? Quanto costano? Le associazioni Allevatori Allenatori Proprietari da Palio e Anglo Arabo Corse stanno cercando risposte per tutti.