Grande partecipazione ieri sera alla cena degli auguri dell’Associazione proprietari, allenatori e allevatori cavalli da Palio. All’ evento, che si è svolto presso la villa Le volte di Vico Bello, erano presenti proprietari di cavalli e molti fantini del Palio di Siena, tra cui i vittoriosi Titta e Gingillo. Ad aprire la serata i saluti del presidente dell’associazione, appena rieletto, Osvaldo Costa.
“È stato un anno bellissimo. Abbiamo fatto tante iniziative e siamo molto soddisfatti di ciò che abbiamo realizzato. Per quanto riguarda il 2026, sono in programma due corse a Pian delle Fornaci, una a febbraio e una a marzo. La collaborazione con la Sigerico continua e sta andando bene. Per quanto riguarda alcune modifiche del protocollo, abbiamo chiesto un incontro con il sindaco, ma ancora non è avvenuto”.
Un grande impegno per molti appassionati senesi che hanno cavalli da Palio. “A Siena tutto è sempre stato fatto per passione, per amore della città e del Palio: non c’è mai stato uno scopo economico. Negli altri palii c’è un altro sistema; quindi, i proprietari che non vogliono portare cavalli in Piazza, o che non hanno cavalli adatti, si rivolgono ad altri palii e trovano altri sbocchi. I cavalli costano tutti. Oggi, nonostante l’inizio di allevamento in zona Siena, che negli ultimi anni è cresciuto, non c’è ancora un numero sufficiente di cavalli adatti al Palio. Il “serbatoio” rimane quindi sempre lo stesso: la Sardegna”.
A fine serata sono stati premiati i proprietari dei cavalli vittoriosi nel 2025. A ritritare il premio, un’opera realizzata dall’artista Riccardo Manganelli, Marco Tansini per il cavallo Diodoro e Ginevra Milani per Anda e Bola.
Tra gli ospiti presenti anche l’Onorevole Francesco Michelotti, che ha confermato l’importanza del lavoro svolto da coloro che si impegnano ogni giorno nel mondo dei cavalli e ha sottolineato la volontà di ampliare nuove opportunità per Siena.
“Sono davvero contento di essere qui. Ringrazio il presidente Costa per l’invito ed il vicepresidente. Si respira un’atmosfera bella, una grande passione da parte di chi si dedica al Palio e al mondo dei cavalli durante tutto l’anno. Anche noi, nel nostro piccolo, ci siamo impegnati nella difesa e nella protezione del Palio in un momento in cui non era affatto scontato: parlo del superamento dell’ordinanza Martini, poi confluita nel nuovo decreto. Siamo riusciti a mettere in sicurezza il Palio e a tutelare la nostra festa. Non era facile, ma era doveroso per chi rappresenta il territorio. Il settore del cavallo può permettere a Siena di farsi conoscere. Da questo punto di vista, credo sia realistico proseguire il dialogo con il Ministero dell’Agricoltura per far diventare Siena un polo nazionale del cavallo anglo-arabo. È un obiettivo alla nostra portata, su cui dobbiamo continuare a lavorare”.
L’Onorevole ha sottolineato l’importanza per la città anche del galoppatoio di Pian delle Fornaci. “Credo che quel progetto di sviluppo, in quell’area, abbia un grande potenziale: potrebbe diventare un punto di riferimento, anche un ippodromo. Ho già avuto interlocuzioni con i dirigenti del Ministero dell’Agricoltura, e c’è apertura su questo tema”.








