Censura al Drago, Gotti: "Per la giustizia paliesca deve essere l'anno zero"

Il capitano del Drago commenta la proposta di sanzione di una censura per il cambio di posto al canape in occasione del Palio del 16 agosto scorso

Di Redazione | 30 Ottobre 2025 alle 19:30

“Proveremo a rispondere al Comune, ma sappiamo qual è il finale, anche perchè sono state riviste tutte le posizioni tranne la nostra”. Non si fa illusioni il capitano della contrada del Drago Jacopo Gotti in merito alla proposta di sanzione di una censura “la ciliegina sulla torta di un’annata non positiva per il Drago a livello di carriere”, la definisce il capitano.

La motivazione della proposta di sanzione “per essersi resa responsabile della condotta del proprio fantino che al momento dell’abbassamento del canape risultava al secondo posto, anziché al terzo, così da porre in essere un “atto idoneo ad arrecare pregiudizio al regolare svolgimento del Palio”.

“Secondo me bisogna darsi un anno zero e capire se un cambio di posto è un dolo, come lo definisce il regolamento, o se è una tutela per il cavallo e per le altre contrade. Bisognerebbe cercare di capire perchè c’è un cambio di posto. Se avviene perchè magari da sotto mi spingono in alto, da sopra mi spingono in giù, il cavallo magari da una parte mi calcia e io cerco una posizione per tutelare il cavallo e le altre contrade, allora non è più un dolo. Secondo me è questo da chiarire in futuro, bisogna fare una riflessione in questo senso. E bisognerà capire bene, secondo me, se ritenere la contrada responsabile o no del cambio di posto. Io sono sul palco dei capitani, se tra i canapi due, tre o quattro fantini si mettono d’accordo e cambiano posto per partire meglio, non è che la contrada può essere ritenuta colpevole”.

 



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