Centrale Geotermica Val di Paglia, Sorgenia rinuncia, esulta Ecosistema Val d'Orcia: "Era un'azione di rapina e come tale è finita"

Fulmine a ciel sereno: la società Sorgenia ha scelto di non procedere alla realizzazione dell'impianto. Soddisfazione da parte delle associazioni ambientaliste del territorio.

Di Lorenzo Agnelli | 16 Aprile 2025 alle 16:15

Un vero e proprio colpo di scena ha investito la centrale geotermica Le Cascinelle in Val di Paglia, la cui realizzazione sembrava ormai una certezza, soprattutto dopo la firma dell’ex Presidente del Consiglio Mario Draghi che concedeva il via libera definitivo all’impianto. Invece, come un fulmine a ciel sereno, la società Sorgenia ha rinunciato definitivamente alla realizzazione dell’impianto nel comune di Abbadia San Salvatore insieme all’altro previsto a Poggio Montone tra Piancastagnaio e Santa Fiora. Una notizia che si tramuta in un successo per il gruppo di comitati Nogesi e ambientalisti dell’area sud della provincia di Siena.
“Noi abbiamo detto fin dall’inizio che Sorgenia questo progetto non l’avrebbe mai sostenuto economicamente e che lo avrebbe portato a termine solo ed esclusivamente se avesse avuto tanti soldi dall’Europa, tanti soldi dal Ministero o da altre fonti di finanziamento – spiega Nicoletta Innocenti, portavoce di ECOsistema Val d’Orcia -. Questo non è accaduto e questo ci fa ben sperare, perché sappiamo quanto, a livello europeo, il dibattito sia aperto sul non considerare rinnovabile la geotermia, perché la geotermia purtroppo non è rinnovabile, mentre sono rinnovabili altre fonti, alle quali noi crediamo fortemente”.
Un passo indietro della società imprenditoriale, ma Ecosistema Val d’Orcia sottolinea come ci siano stati in questi anni dei palesi sostenitori istituzionali a questo progetto come il Comune di Abbadia San Salvatore e la Regione Toscana. “Su Sorgenia avevamo già un’esperienza precedente, di vent’anni fa in Val d’Orcia di una centrale a biomasse che era stata realizzata e quindi probabilmente erano stati presi soldi e poi abbandonata, mai utilizzata e mai funzionante – prosegue Innocenti -. Quindi noi la conoscevamo Sorgenia e la Regione ha avuto tutte le opposizioni anche di soggetti sovracomunali competenti per il territorio, ciononostante è andata avanti. Il Comune e la Regione hanno delle responsabilità però all’ex Sindaco di Abbadia San Salvatore Fabrizio Tondi proprio oggi ho chiesto se valevano la pena questi sei, quasi sette, anni di battaglia comune per quella che poi probabilmente era un’azione di rapina e come tale è finita”.
Un lavoro di squadra di associazioni, fondazioni, singoli cittadini e istituzioni che sono riuscite in questi oltre 6 anni di battaglia a parlare con una sola voce.
“Indubbiamente hanno dato una grossa mano Legambiente, con il Circolo Terre Pace Valdichiana e Val d’Orcia, così come Italia Nostra Siena e ovviamente tutto il gruppo dell’Amiata. Sei anni e mezzo di battaglia comune e questo è il risultato migliore e maggiore essere riusciti a parlare con un’unica voce”.

Lorenzo Agnelli

Giornalista pubblicista iscritto all'ordine dal 2020. Esperienza nel ruolo prima come corrispondente locale dalla Val d'Orcia e poi all’interno della redazione di Radio Siena Tv. Prendere parte alle discussioni e conoscere a fondo i fatti sono stati i fattori scatenanti della sua personale passione verso il giornalismo, concentrandosi principalmente sui fatti di cronaca che riguardano la collettività, come la politica e le sue incoerenze, materie da spiegare e rendere accessibili a tutti. Ama la città in cui lavora, Siena, e la sua terra, la Val d’Orcia, luogo capace di offrire bellezza paesaggistica ma anche umana, difficile da spiegare, ma che non si stanca mai di raccontare.



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