Una ciclostazione moderna, attrezzata, nel cuore della città sportiva. Doveva essere un tassello chiave per lo sviluppo della mobilità dolce e del cicloturismo a Siena. Ma oggi, a quasi due anni dall’inaugurazione, è il simbolo di un’occasione mancata. La ciclostazione, realizzata nel rifugio antiaereo allo stadio, resta un vero e proprio enigma perché sistematicamente vuota, con tutti gli armadietti inutilizzati e nessuna bici parcheggiata, come denuncia da tempo Siena Sostenibile.
“La ciclostazione doveva essere il valore aggiunto per una città come Siena, al centro di percorsi cicloturistici come la via Francigena – spiega Monica Casciaro, consigliera comunale di Siena Sostenibile – e invece, anche in occasione di eventi importanti come il Giro d’Italia, la struttura è rimasta inutilizzata. Questo dimostra che qualcosa non ha funzionato, dalla comunicazione alla tariffazione fino all’accessibilità“.
Da qui, la proposta di Siena Sostenibile: installare più rastrelliere nei punti di accesso più frequentati e strategici della città, come parcheggi, aree limitrofe al centro storico, fermate del trasporto pubblico e zone universitarie. Una soluzione più semplice, diffusa e funzionale rispetto a un’unica struttura centralizzata e poco utilizzata.

Il nodo centrale sembra proprio essere la mancanza di una programmazione vera e coerente. “Parliamo tanto di turismo sostenibile e mobilità alternativa – aggiunge Gianni Porcellotti, tra i fondatori di Siena Sostenibile – con infrastrutture che non sono all’altezza. Le piste ciclabili si fermano nel nulla, spesso sono solo righe disegnate sull’asfalto. La ciclostazione allo stadio, così com’è, non risponde ai bisogni reali dei cicloturisti. Siena ha bisogno di un progetto organico e strutturato, non di tentativi isolati – incalza Porcellotti – Il rischio è che si spendano soldi pubblici senza creare un vero servizio. Meglio puntare su interventi capillari, visibili e realmente utilizzabili”.
Tra i punti critici segnalati:
Tariffa alta (4 euro al giorno)
Difficile accessibilità (non automatica, richiede suonare e attendere un operatore)
Scarsa promozione turistica
Assenza di connessioni ciclabili sicure con il resto della città
La gestione della ciclostazione da marzo è affidata a Sigerico, che dovrà presentare un bilancio dettagliato all’amministrazione entro il 31 ottobre 2025. Fino ad allora, la speranza è che la struttura non resti solo un’infrastruttura vuota ma che venga ripensata come parte di una visione più ampia, coinvolgendo operatori turistici, associazioni e cittadini.