“Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro e in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende”.
Questo l’articolo 46 della Costituzione Italiana, la cui attuazione è da tempo uno dei principali obiettivi della Cisl, con tanto di proposta di legge di iniziativa popolare depositata dall’ex segretario Sbarra alla Corte di Cassazione di Roma circa due anni fa. In attesa che il Parlamento promulghi la legge, il comitato senese della Fim ha ufficialmente deliberato la piena attuazione dell’articolo 46 alla presenza anche della segretaria regionale, Flavia Capilli: “L’11 febbraio abbiamo fatto un’assemblea generale dei delegati e delle delegate e in quell’occasione Sbarra ci ha messo al corrente delle novità relative all’approvazione in Parlamento della legge sulla partecipazione. Lo abbiamo preso come tema cardine del nostro congresso, del mese di luglio, e speriamo nel frattempo che il Parlamento l’abbia promulgata” ha detto la sindacalista.
La Fim Cisl di Siena adesso intraprenderà una campagna di comunicazione per mettere a conoscenza tutte le aziende e i lavoratori del territorio degli scenari che apre la legge sulla partecipazione: “Invieremo più di 200 Pec e faremo più di 150 assemblee – ha dichiarato il segretario della Fim Cisl Siena, Giuseppe Cesarano -. Le maestranze devono essere parte integrante delle azienda, anche entrare nei consigli di amministrazione, e condividere le strategie dell’azienda. Il modello novecentesco è superato, ce lo dice la storia”.