Colle Val d'Elsa: Il coordinamento "Salviamo l'Elsa" continua la sua battaglia contro la centrale idroelettrica

La comunità di Colle Val d'Elsa e il comitato "Salviamo l'Elsa" ribadiscono la loro ferma opposizione alla centrale idroelettrica, per proteggere un tesoro naturale riconosciuto dall'Università di Siena.

Di Redazione | 20 Agosto 2025 alle 19:00

Nonostante la Corte di Cassazione abbia respinto il ricorso del Comune di Colle Val d’Elsa, confermando la legittimità dell’autorizzazione per il progetto della centrale idroelettrica, il comitato “Salviamo l’Elsa” non intende arrendersi. La coordinatrice del comitato, Fiorenza Bettini, ha ribadito la ferma opposizione al progetto, giudicato obsoleto, dannoso e di grande impatto per la città e il fiume.

La sentenza della Cassazione si è concentrata esclusivamente sulle procedure di autorizzazione e non sulla qualità del progetto, che aveva ricevuto un parere negativo dalla Sovrintendenza. Il fiume Elsa rappresenta un patrimonio naturale e culturale inestimabile, al centro anche della candidatura di Colle a “Capitale della Cultura 2028”.

Un recente studio dell’Università di Siena ha individuato almeno 13 habitat nel fiume, tre dei quali sono rari e protetti da leggi europee e regionali. Secondo gli esperti e il comitato, anche un semplice prelievo d’acqua danneggerebbe irreparabilmente l’ecosistema.

Il comitato “Salviamo l’Elsa” ha unito una rete di almeno 20 associazioni locali e ha raccolto circa 5.000 firme, inclusi quelle di circa 30 esperti. Questo dimostra la mobilitazione della comunità di Colle, determinata a proteggere il proprio fiume e a impedire la costruzione della centrale. La lotta per la salvaguardia dell’Elsa continua, con l’obiettivo di preservare un ambiente di inestimabile valore per le generazioni future.



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