Colle Val d'Elsa svela uno dei suoi tesori con le Giornate FAI d'Autunno

Domani e domenica apertura straordinaria della Sala di Sant’Alberto, nel Palazzo Vescovile, con uno straordinario ciclo di affreschi della seconda metà del Trecento

Di Redazione | 14 Ottobre 2022 alle 22:30

Colle Val d'Elsa svela uno dei suoi tesori con le Giornate FAI d'Autunno

Due giornate dedicate alla scoperta del patrimonio artistico italiano, un appuntamento imperdibile promosso dal Fai, Fondo Ambiente Italiano, in tutto il territorio nazionale: anche quest’anno la fondazione senza scopo di lucro per la tutela e la valorizzazione dell’arte, della natura e dei paesaggi del Belpaese organizza le Giornate d’Autunno, in programma sabato 15 e domenica 16 ottobre.

Una grande festa dedicata ad arte, cultura e natura, focalizzata non solo sulla divulgazione di grandi monumenti o musei, ma anche di edifici, paesaggi inediti e sconosciuti e luoghi speciali che custodiscono e testimoniano anche quelle piccole storie, culture e tradizioni, che costituiscono a pieno titolo il patrimonio artistico italiano e che perciò tutti siamo chiamati a curare e a proteggere per le generazioni presenti e future, com’è nella missione del FAI, cominciando innanzitutto a conoscerli, per scoprirne il valore.

Anche la Delegazione Fai di Siena partecipa all’evento con l’apertura straordinaria della Sala di Sant’Alberto, ubicata all’interno del Palazzo Vescovile di Colle Val d’Elsa, che presenta al suo interno uno straordinario ciclo di affreschi della seconda metà del Trecento. Caratteristica principale dell’opera, inizialmente attribuita a Bartolo di Fredi e successivamente all’anonimo “Maestro della Pietà”, (artista attivo tra il 1350 e il 1375 circa con un corpus di opere piuttosto esiguo, ma molto significativo, per il quale alcuni critici hanno ipotizzato una formazione nella bottega di Simone Martini) è la particolare composizione del suo programma iconografico. Gli affreschi della Sala di Sant’Alberto colpiscono per il mix tra immagini sacre più tradizionali, quali un San Cristoforo o un San Giorgio, e immagini profane, tra cui una scena di caccia, l’episodio leggendario di Aristotele e Fillide e una relativa alle Crociate, con il Saladino a capo di un gruppo di cavalieri e una teoria di guerrieri cristiani. Un altro indizio del carattere secolare della Sala di Sant’Alberto si può notare dall’illusionistica balza marmorea alla base delle scene principali, “abitata” da animali fantastici, suonatori, giocolieri e danzatori. Il ciclo di affreschi, scoperto negli anni Trenta dopo un’attenta campagna di restauro eseguita dal pittore restauratore Cesare Vagarini sotto la guida dell’allora Soprintendente di Siena, Peleo Bacci, ritrae anche lo stemma di un pontefice, Pierre Roger, papa Clemente VI (1342-52) o suo nipote Pierre Roger de Beaufort, salito al soglio pontificio nel 1370 con il nome di Gregorio XI (1370-78) e la figura di un soldato identificato come Conte di Savoia, probabilmente il conte Amedeo VI, di passaggio a Firenze, e forse anche a Colle Val d’Elsa, nel 1367, di ritorno da un viaggio a Roma con il pontefice. La visita alla scoperta della Sala di Sant’Alberto si focalizzerà anche sulla “carta di identità” del Palazzo Vescovile, nato dall’aggregazione di immobili preesistenti, fra i quali l’edificio di Via del Castello n. 29, una vera e propria casa torre, tipologia edilizia a metà strada fra le più antiche torri gentilizie e le più moderne case cittadine del XIII-XIV secolo e testimonianza architettonica di un certo pregio all’interno del tessuto urbano colligiano, attribuita arbitrariamente alla famiglia Galganetti, proprietaria del fabbricato al momento dell’annessione al Palazzo Vescovile nel 1626.

 

Le Giornate Fai di Autunno 2022 a Colle Val d’Elsa propongono anche una visita alla Concattedrale dei Santi Alberto e Marziale, in stile barocco e neoclassico, con l’altare maggiore e il Crocifisso in bronzo fuso di Pietro Tacca sul modello del Giambologna. Da visitare (vi si accede dal transetto di destra) la celebre Cappella del Sacro Chiodo, il cui tabernacolo, opera di Mino da Fiesole, conserva al

suo interno uno dei chiodi della Crocifissione di Cristo. Giunto a Colle Val d’Elsa nel IX secolo come lascito di un vescovo francese, è lungo circa 22 centimetri e in prossimità della punta si piega a forma di L, sulla quale è incisa la scritta INRI. La sua particolare forma suggerisce che potrebbe essere stato utilizzato per fissare alla croce il piede sinistro di Gesù Cristo. Arrivato in Italia grazie a Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino, che nel 326 raccolse i quattro chiodi in Palestina, la reliquia è stata inizialmente custodita presso la Pieve in Piano e poi nel duomo, dove nel XV secolo è stato costruito un tabernacolo contenente il chiodo all’interno di una canna. Presente nella cappella anche un elegante leggio in bronzo, opera del 1629 sempre di Pietro Tacca.

 

Infine, un’altra location sarà eccezionalmente aperta sia a tutti coloro che sono già iscritti al Fai, sia a coloro che si iscriveranno durante queste Giornate di Autunno: si tratta di Palazzo Masson, dimora costruita nel 1876 su impulso di Stefano Masson, importante industriale del ferro, con progetti originali dell’architetto colligiano Antonio Salvetti. Ubicato nella parte più antica di Colle Val d’Elsa, fu realizzato abbattendo una delle antiche porte medievali della città. Durante le visite, sarà possibile ammirare le salette di ricevimento del piano terra con i numerosi manufatti della ferriera Masson. Il palazzo, donato da Antonietta Masson nel 1941 alla Congregazione delle Ancelle del Sacro Cuore, ospita da allora delle scuole private.

 

Le Giornate FAI di Autunno 2022 della Delegazione FAI di Siena sono realizzate con la collaborazione del Comune di Colle di Val d’Elsa, dell’Arcidiocesi di Siena – Colle di Val d’Elsa – Montalcino, dell’Istituto Ancelle del Sacro Cuore “Santa Caterina Volpicelli”, della Venerabile Confraternita di Misericordia di Colle di Val d’Elsa, delle Guide Turistiche di Siena, della Dottoressa Eleonora Macchi e del Professor Meris Mezzedimi.

 

Palazzo Vescovile

 

Orario per le visite sabato 15 e domenica 16 ottobre 2022:

mattino: dalle 10.00 alle 11.30 (ingressi ore 10.00, 10.30, 11.00, 11.30)

pomeriggio: dalle 14.00 alle 16.30 (ingressi ore 14.00, 14.30, 15.00, 15.30, 16.00, 16.30)

 

Si accede al salone attraverso una antica scala con alzate alte.

 

Palazzo Masson

 

Visita riservata a Iscritti FAI e a chi si iscriverà al banco FAI

Gruppi massimo 10 persone

Orari visite sabato 15 e domenica 16: 10.00, 11.00, 12.00, 14.00, 15.00, 16.00, 17.00.

 

 

Prenotazione obbligatoria online su www.giornatefai.it (le prenotazioni chiuderanno il giorno precedente alla visita alle ore 20.00), ogni visita è a contributo libero minimo a partire da 3€.

 

In occasione delle Giornate di Autunno, i nuovi iscritti al FAI usufruiranno di quote agevolate. Diventare socio Fai è importante per contribuire attivamente agli scopi della fondazione. Chi si iscrive avrà la tessera definitiva e potrà usufruire di sconti e convenzioni per tutto l’anno in più di 1.600 strutture e luoghi d’arte e cultura in tutta Italia (www.fondoambiente.it). Per l’elenco completo delle aperture sarà possibile consultare il sito www.giornatefai.it.



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