Colle Val d'Elsa: violenza sessuale aggravata e stalking, ventenne sei ore in aula

Davanti al giudice Andrea Grandinetti l’interrogatorio di garanzia nel procedimento per presunta violenza sessuale aggravata e stalking aggravato ai danni di una giovane donna di 20 anni

Di Redazione | 8 Novembre 2025 alle 13:00

Colle Val d'Elsa: violenza sessuale aggravata e stalking, ventenne sei ore in aula

Una stanza protetta, sei ore di interrogatorio serrato e il peso di una vicenda che scuote la provincia senese. Si è svolto davanti al giudice Andrea Grandinetti l’interrogatorio di garanzia che potrebbe segnare una svolta nel procedimento per presunta violenza sessuale aggravata e stalking aggravato ai danni di una giovane donna di 20 anni.

I fatti, oggetto di un fascicolo di oltre 300 pagine, si sarebbero consumati a Colle di Val d’Elsa tra la metà del 2024 e il 2025, con un episodio chiave datato lo scorso luglio.

Il caso ha attivato il protocollo Codice Rosa, riservato alle situazioni di particolare gravità e vulnerabilità delle vittime. Al centro dell’udienza, la lunga deposizione della persona offesa, ascoltata in modalità protetta e sottoposta a un dettagliato esame: quattro ore di interrogatorio da parte del giudice Grandinetti, un’ora e mezza dal difensore dell’indagato, l’avvocato Manfredi Biotti, e dieci minuti di domande da parte del sostituto procuratore, la dottoressa Serena Menicucci.

Al termine dell’udienza, l’avvocato Biotti ha sottolineato la complessità dell’accertamento: “Si tratta di un’indagine che necessita di considerevoli approfondimenti, poiché sussistono dubbi sulla dinamica dei fatti”. Dal canto suo, l’avvocato Francesca Rossi, che assiste con grande impegno e dedizione la giovane vittima, sta lavorando intensamente per la ricostruzione accurata dei fatti e per la tutela della sua assistita.

L’indagato, ventunenne, si trova agli arresti domiciliari. Entrambe le parti hanno presenziato all’udienza, che si è svolta sotto la vigilanza del giudice Grandinetti e nel rispetto delle garanzie previste per la fase preliminare. Saranno ora le ulteriori verifiche istruttorie a chiarire la successione degli eventi e la fondatezza delle accuse, in attesa delle future determinazioni giudiziarie.

In attesa delle prossime tappe del procedimento, resta alta l’attenzione su un caso che, al di là delle responsabilità penali, interpella la coscienza civile e la capacità di ascolto e protezione dei più deboli.



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