“Con Giuseppe Mussari non ho mai parlato della morte di David Rossi. Era un fatto che lo addolorava profondamente”. Così l’avvocato Giancarlo Pittelli davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di David Rossi, riunitasi oggi presso l’aula del IV piano di Palazzo San Macuto. Pittelli ha voluto chiarire sin da subito il rapporto con l’ex presidente del Monte dei Paschi di Siena.
“La conoscenza con Mussari risale a maggio 2018, due mesi dopo l’intercettazione del marzo 2018 citata dai media – ha affermato Pittelli– . È documentato: mi scrisse ‘Avvocato, è stato un piacere conoscerla da ieri pomeriggio’. Quella intercettazione non ha alcuna connessione con lui, né con la morte di Rossi”.
L’audizione è stata richiesta dallo stesso Pittelli dopo la puntata della trasmissione Far West del 17 ottobre, che aveva fatto riferimento a un suo presunto coinvolgimento o a collegamenti tra ambienti della ’ndrangheta e la morte dell’ex capo comunicazione di Mps. “Quella trasmissione – ha detto l’avvocato – ha insinuato un’assurda relazione tra me, la mafia e la morte di Rossi. È un fatto completamente falso, depistante e diffamatorio. Sono stanco di essere aggredito mediaticamente da sei anni. Non ho mai avuto conoscenza, diretta o indiretta, di alcun fatto legato a quella tragedia”.
Ricostruendo il contesto dell’intercettazione, datata 30 marzo 2018, Pittelli ha spiegato che si trattava di una conversazione privata tra colleghi nel suo studio di Catanzaro: “Parlavamo di una società che assistevo e che lavorava con il Monte dei Paschi – ha spiegato -. Dissi che la banca ‘se n’era andata all’aceto’, un’espressione calabrese per dire che era in difficoltà. Poi commentammo la trasmissione Le Iene, che aveva appena ipotizzato una dinamica omicidiaria della morte di Rossi. Dissi: ‘Se riaprono l’indagine succederà un casino grosso’. Era una considerazione di cronaca, non la rivelazione di un segreto”.
L’avvocato ha poi chiarito anche il riferimento ai diamanti contenuto in un’altra intercettazione: “Ero difensore della società DPI, che vendeva diamanti da investimento attraverso le banche, tra cui Monte dei Paschi. Ho semplicemente descritto la mia attività professionale. Il mio assistito è stato assolto con sentenza definitiva dal Tribunale di Roma per insussistenza del fatto. Non c’è nulla di illecito”.
Al termine della parte pubblica, la Commissione ha deliberato il passaggio in seduta segreta, su proposta dello stesso Pittelli: “Se ritenete di segretare l’ultima parte dell’audizione ve ne sono grato, ma non mi turba. È incredibile che qualcuno possa insinuare che io abbia avuto un ruolo o una consapevolezza sui fatti che portarono alla morte di Rossi.”
In chiusura, il presidente Gianluca Vinci ha aggiornato sui lavori tecnici in corso: “La perizia dei Ris, svolta il 17 ottobre a Milano con finestra e manichino, è in fase conclusiva. Sono stati effettuati 23 test e 5 prove di stampo. La relazione sarà depositata entro fine mese e includerà le valutazioni sul distacco dell’orologio e sulle lesioni. Il test è stato eseguito correttamente”.