Comune di Siena, approvato il Bilancio di previsione 2022/2024

Rendiconto votato all'equilibrio. L'assessore Fazzi assicura che l'Amministrazione lavorerà per cercare di agevolare le categorie più colpite dalla crisi economica

Di Redazione | 30 Dicembre 2021 alle 15:50

Comune di Siena, approvato il Bilancio di previsione 2022/2024

Siena, l’assemblea consiliare, oggi, ha approvato il Bilancio di previsione 2022/2024 del Comune, anche quest’anno entro il termine del 31 dicembre dell’esercizio precedente, come previsto dall’art. 151 del TUEL, e, ha evidenziato l’assessore al Bilancio Luciano Fazzi “come ormai accade dall’insediamento di questa amministrazione. Approvando il bilancio entro la fine dell’anno il documento non recepisce le novità della legge di bilancio 2022, pertanto nei primi mesi del prossimo anno dovremo intervenire con una specifica variazione per adeguarlo e con le nuove disposizioni normative valide a partite dal prossimo 1° gennaio 2022. Il grande vantaggio di partire da gennaio con un bilancio già approvato, senza usufruire dei sistematici rinvii nel termine che si susseguono ininterrottamente da molti anni (anche quest’anno è previsto lo slittamento al 31 marzo prossimo), consentirà di avviare la gestione senza gestire l’esercizio provvisorio con tutto quello che ne consegue (spesa in dodicesimi, ecc. a eccezione delle spese obbligatorie e non frazionabili), e tutto questo è particolarmente importante in periodi “difficili” come quello che stiamo attraversando, dato che la certezza delle risorse disponibili e i continui interventi dello Stato per attenuare gli effetti legati alla crisi pandemica rendono necessario intervenire sovente con repentine variazioni di bilancio come accaduto nel corso del 2020 e del 2021. Tutto questo non sarebbe possibile se iniziassimo l’anno senza avere approvato il nostro bilancio di previsione”.

Il bilancio di previsione 2022/2024 rappresenta un documento che recepisce tutte le modifiche e le implementazioni contabili e gestionali alle quali questa amministrazione sta lavorando dal suo insediamento. L’assessore ha, quindi, ringraziato il dirigente del servizio ragioneria Luca Donati “che fin dal suo arrivo ha lavorato con passione e dedizione per migliorare i processi e i documenti contabili del Comune e tutto l’ufficio che, rinforzato dall’ingresso di nuove figure, sta lavorando con rinnovato entusiasmo e professionalità”.

Fazzi ha poi proceduto a una disamina del documento focalizzando l’attenzione sul fatto che l’amministrazione è attualmente impegnata a chiudere l’esercizio 2021 “puntando a diminuire notevolmente, e, possibilmente azzerare, la quota di disavanzo derivante dal riaccertamento dei residui all’1.1.2015 in anticipo rispetto ai 30 anni inizialmente previsti. Qualora a rendiconto 2021 si riesca a riassorbire completamente il disavanzo, saranno liberate le quote di disavanzo applicate al bilancio 2022/2024 pari a euro 333.738,49, per ciascuna annualità del bilancio”.

Il bilancio di previsione rispetta gli equilibri generali e parziali. “L’equilibrio di parte corrente, a differenza dello scorso anno, viene raggiunto utilizzando solo 1.080.000 di oneri di urbanizzazione per finanziare la spesa corrente, mentre i proventi delle alienazioni, pari a e 2.443.000 euro, sono utilizzati interamente per finanziare la spesa in conto capitale. Vengono poi utilizzate risorse di parte corrente per euro 420.000 per finanziare la spesa in conto capitale per la quale non è opportuno ricorrere all’indebitamento: mobili e arredi, pc, ecc. Per il raggiungimento degli equilibri non è stato previsto, come lo scorso anno, l’utilizzo dell’avanzo presunto di amministrazione 2021. Secondo poi come chiuderemo il rendiconto della gestione 2021 una parte degli oneri destinati a finanziare la spesa corrente potrebbe essere dirottato sulla spesa di investimento. Per il 2022 il fondo crediti accantonato in bilancio ammonta a euro 12.649.336,75, in sensibile riduzione rispetto al bilancio di previsione 2021 quando era previsto per euro 13.950.000,00. Ad oggi non è prevista alcuna possibilità di ridurre lo stanziamento nemmeno per gli enti che nell’esercizio precedente avevano rispettato i tempi di pagamento come invece era stato concesso lo scorso anno”.

Un altro passaggio importante, sottolineato dall’assessore, è stato quello che riguarda, per il 2022, l’equilibrio di parte corrente che “continua ad essere garantito a invarianza di gettito, quindi mantenendo aliquote e tariffe uguali allo scorso anno”. Tuttavia non appena l’ATO approverà il PEF Tari “dovremmo beneficiare di un contenimento o addirittura di una riduzione delle tariffe della TARI, dato che finalmente il PEF 2022 viene, su determinante sollecitazione del Comune di Siena, costruito per la prima volta sui dati a consuntivo del gestore Sei Toscana (e non su quelli previsionali), che evidenziano un comportamento virtuoso del nostro Comune con un decremento dei costi di gestione del servizio raccolta e smaltimento rifiuti”. L’Amministrazione non appena sarà in possesso dei dati definitivi (il bilancio di previsione è stato costruito sui valori dello scorso anno), individuerà interventi “per cercare di agevolare le categorie più colpite dalla crisi economica e i professionisti che lo scorso anno sono stati particolarmente colpiti dagli aumenti tariffari dovuti all’assimilazione per legge alla categoria delle banche che, nella nostra città, sconta da sempre coefficienti particolarmente elevati”.

Tutto però è rimandato ai primi mesi del 2022 quando avremo i documenti definitivi e maggiore chiarezza sugli interventi a favore dei Comuni riconosciuti nella legge di bilancio 2022. “Altra incertezza che dovremo affrontare il prossimo anno è quella legata agli effetti che la riforma fiscale allo studio del Parlamento potrebbe avere sulla fiscalità locale; la norma inserita nel maxiemendamento governativo che ridetermina l’Irpef prevede che le aliquote passino da 5 a 4. Per l’Irpef nazionale la revisione delle aliquote è accompagnata da una revisione delle detrazioni che garantiscono, complessivamente, una riduzione della pressione fiscale, ma la stessa cosa non accade per l’Irpef locale, perché qui le detrazioni non esistono e, pertanto, il semplice trasporto proporzionale delle addizionali dal vecchio al nuovo sistema, rischia di penalizzare fortemente i redditi tra 50 e 75.000 euro. Il testo della legge di bilancio consente ai Comuni entro il prossimo 31 marzo, o entro il termine di approvazione del bilancio di previsione, se successivo, di modificare gli scaglioni e le aliquote dell’addizionale comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche, al fine di conformarsi alla nuova articolazione prevista. Anche nel corso del 2021 dovrebbero essere rispettati i tempi di pagamento e non è previsto un incremento dello stock del debito commerciale pertanto l’Ente non è tenuto ad accantonare nel corso del 2022 il Fondo Garanzia Debiti Commerciali. La verifica deve comunque essere effettuata entro il 28 febbraio prossimo. La giacenza prevista di cassa al 1° gennaio 2022 è stata stimata prudenzialmente in 18 milioni di euro, in sensibile aumento rispetto allo scorso anno. Ricordo che a partire dal 2018 l’ente non ricorre più all’anticipazione di tesoreria”.



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