Comune di Siena, via libera all'approvazione del bilancio di previsione 2021-2023. Tutti i numeri

Il rendiconto è stato costruito prevedendo una situazione "normalizzata", dal momento che è ancora difficile quantificare l’impatto definitivo che la crisi legata al Covid ha avuto sulle entrate comunali

Di Redazione | 28 Dicembre 2020 alle 20:43

Comune di Siena, via libera all'approvazione del bilancio di previsione 2021-2023. Tutti i numeri

Via libera oggi in Consiglio comunale il bilancio di previsione 2021-2023Come ha illustrato l’assessore al Bilancio Luciano Fazzi “è stato costruito prevedendo una situazione sostanzialmente normalizzata, anche perché ad ora non siamo ancora i grado di quantificare l’impatto definitivo che la crisi legata al Covid ha avuto sulle entrate comunali (la seconda rata della Tari, ad esempio, è stata prorogata a fine anno e probabilmente buona parte verrà riscossa nel 2021), né ad oggi siamo a conoscenza delle politiche che il governo intende mettere in campo per il 2021 salvo il rifinanziamento, per circa 500 milioni, del cosiddetto ‘fondone’ per assicurare le funzioni fondamentali degli Enti locali”.

Come ha evidenziato l’assessore: “L’altra grossa incognita è rappresentata dalla rendicontazione che i Comuni dovranno presentare al MEF, entro il  prossimo 31 maggio,  sull’utilizzo delle risorse erogate dallo Stato nel corso del 2020 per capire quante di queste saranno considerate a ristoro delle minori entrate al netto delle maggiori/minori spese. Tuttavia i vantaggi legati al rispetto dei tempi di approvazione del bilancio di previsione 2021 entro il 31/12 (seppure il termine sia già stato prorogato al 31 gennaio 2021) in quanto evitare l’esercizio provvisorio determina per l’Ente innumerevoli vantaggi, soprattutto in un periodo di crisi come quello che stiamo ancora vivendo”.

Ricordando che nel 2020 le norme che hanno stanziato a favore dei Comuni i ristori hanno dovuto, altresì, prevedere disposizioni eccezionali per consentire le conseguenti variazioni di bilancio a tutti gli Enti che non avevano ancora approvato il bilancio di previsione (il termine era stato rinviato fino allo scorso 31 ottobre), ha rimarcato come “il bilancio di previsione che non prevede situazioni straordinarie e sul quale agiremo con variazioni a partire dal prossimo gennaio non appena avremo un quadro più definito sulla evoluzione della crisi legata alla emergenza sanitaria e conosceremo, di conseguenza, anche i provvedimenti che il Governo intende mettere in cantiere”.

A garanzia della esigibilità delle entrate nel bilancio di previsione viene stanziato un FCDE di  13.950.000 euro il 30% circa in più rispetto al 2020. “Ricordo – ha proseguito – che rispetto agli anni passati per il 2021 non è più possibile fare accantonamenti percentualmente inferiori rispetto a quanto stabilito dal principio contabile, così come per la determinazione della percentuale media di inesigibilità del quinquennio di riferimento, da quest’anno è possibile utilizzare solo la media semplice. Infine per sterilizzare gli effetti distorsivi che avrebbe potuto avere nel calcolo dell’FCDE per il 2021 l’utilizzo degli incassi dell’anno 2020, il Decreto Cura Italia (18/2020) ha previsto che gli incassi 2020 siano sostituiti nel conteggio da quelli dell’anno 2019”.

“Inoltre per gli enti come il Comune di Siena, che nel corso dell’esercizio precedente, quindi il 2020, hanno rispettato tempi di pagamento e riduzione del debito commerciale, c’è la possibilità, in corso di esercizio 2021, di ridurre con apposita variazione lo stanziamento dell’FCDE portandolo al 90% dell’importo attualmente calcolato liberando quindi risorse per 1.395.000 euro. Un incentivo, questo, riconosciuto per gli enti virtuosi che rispettano le scadenze dei pagamenti con i propri fornitori. Il Fondo di riserva, che serve a fronteggiare le spese impreviste nel corso dell’esercizio, è stato previsto secondo i limiti stabiliti dall’art. 166 del TUEL. Previsti poi fondi di accantonamento per 300.000 euro per rischio su rimborso spese arretrate per uffici giudiziari; 300.000 euro per i rinnovi dei CCNL; 15.207,06 per il TFR del Sindaco. Non si è invece provveduto ad accantonare alcuna risorsa ad incremento del fondo contenzioso in quanto l’ufficio legale ci ha confermato la congruità di quello già esistente Il bilancio 2021-2023 prevede anche l’applicazione di  quote vincolate del risultato di amministrazione presunto 2020 per 4.364.575,53 euro di cui  2.374.075,53 per finanziare la spesa corrente e 1.990.500 per finanziare la spesa di investimento”.

LE ENTRATE TRIBUTARIE

IMU – € 26.500.000. In materia di entrate correnti, le previsioni dell’Imu devono tenere conto degli effetti dell’emergenza sanitaria, che già si sono manifestati nel 2020 (con un calo, alla data del 30 settembre, quantificabile in circa il 13 %, dati Siope), i quali porteranno con tutta probabilità a una riduzione anche del gettito Imu 2021 rispetto al dato 2019.

TARI – € 15.200.000. In tema di Tari si ripropone l’esigenza di disporre del piano finanziario 2021, il quale deve essere redatto con le regole del Mtr di Arera e validato dall’ente territorialmente competente in tempo utile per l’approvazione delle tariffe del tributo da parte dell’ente. La determinazione delle tariffe 2021 sarà fortemente condizionata dal calcolo del PEF 2020 secondo le modalità stabilite da ARERA che potrebbero determinare un incremento tariffario tra il 5 ed il 10%.

CANONE PATRIMONIALE – € 2.200.000.  La legge di bilancio 2020 prevede l’istituzione del CANONE UNICO PATRIMONIALE  che sostituisce in una sola forma di prelievo: la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (TOSAP); il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (COSAP); l’imposta comunale sulla pubblicità e il diritto sulle pubbliche affissioni (ICPDPA); il canone per l’installazione dei mezzi pubblicitari (CIMP) e il canone di cui all’articolo 27, commi 7 e 8, codice della strada, di cui al D. Lgs. 30 aprile 1992, n. 285, limitatamente alle strade di pertinenza dei comuni e delle province.

Il canone deve essere determinato in modo da assicurare un gettito pari a quello conseguito dai canoni e dai tributi che sono stati sostituiti, salva la possibilità di variare il gettito modificando le tariffe.

Per l’istituzione di tale canone il Comune approverà uno specifico Regolamento per definire modalità di applicazione e gestione.

ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF – € 7.330.000 La previsione dell’addizionale IRPEF tiene conto del fatto che gli effetti generati sui redditi 2020 dalla crisi economica legata alla pandemia sortiranno i loro effetti nel 2021, mentre il gettito del 2020 riferendosi ai redditi 2019 non ha risentito degli effetti legati al COVID.

IMPOSTA DI SOGGIORNO –€ 1.600.000 Anche questa entrata, come dimostrano i dati a livello nazionale è stata una tra quelle che più ha risentito dei provvedimenti che hanno limitato la possibilità di spostamento ed il blocco dei flussi turistici specialmente nelle città d’arte.

RECUPERO EVASIONE TRIBUTARIA  € 5.000.000 circa – La stima del recupero dell’evasione tributaria non potrà non considerare l’effetto della sospensione dei termini di decadenza verificatasi nel periodo tra l’8 marzo ed il 31 maggio 2020, disposta dall’articolo 67, comma 1, del Dl 18/2020. La notifica degli avvisi di accertamento in scadenza al 31 dicembre 2020 potrà effettuarsi entro il 26 marzo 2021, con l’effetto però di spostare il loro accertamento contabile dall’anno 2020 all’anno 2021, vale a dire a quello di notifica dell’avviso. Entro il 28 febbraio 2021 saranno, infatti, notificati circa 1400 accertamenti IMU, circa 600 accertamenti TARI riferiti alla annualità 2015 e sono in corso di invio alla Polizia Municipale elenchi con gli importi liquidati per la emissione di circa 600 sanzioni amministrative per violazioni alle norme gestionali dell’imposta di soggiorno afferenti sempre l’anno 2015. Sono già stati notificati circa 100 atti di accertamento COSAP sempre afferenti l’anno 2015. Relativamente alla riscossione coattiva è stato attivato il sistema di riscossione applicando il gestionale e la Siena Parcheggi ha già ricevuto flussi dalla polizia Municipale, dall’Ufficio COSAP Mercati e dall’Ufficio Mense scolastiche. Dal punto di vista organizzativo ad oggi l’organico della SIENA PARCHEGGI è stato implementato di 7 unità.  Relativamente agli obbiettivi 2021, la società ritiene di potere confermare le attività 2020  e, qualora le condizioni lo consentano, di accorpare alcune annualità di accertamento per accelerare i tempi di accertamento e riscossione, stimolare la applicazione da parte dei contribuenti del ravvedimento operoso anche suggerendo possibili modifiche regolamentari, attivare ovviamente la riscossione coattiva in tutte le fasi qualora la normativa lo consenta e migliorare le performance di quanto già attivato.

A partire del 2021, quindi la Siena Parcheggi sarà particolarmente impegnata nell’azione del recupero dell’evasione al fine di evitare la prescrizione di alcune  entrate e nella definitiva riorganizzazione della struttura operativa.

LE ENTRATE EXTRATRIBUTARIE

La voce principale è costituita dalla “Vendita beni e servizi e proventi da gestione dei beni”, le componenti più importanti aggregate sono rappresentate, in ordine decrescente di consistenza, dalle seguenti voci: proventi e rimborsi servizi scolastici e scuole dell’infanzia; proventi dei musei (Civico, Torre del Mangia, S. M. Scala, Bottini, museo dell’Acqua); il nuovi canoni patrimoniale e mercatale ex L. 160/2019, in sostituzione di alcune entrate (salvo proroga o facoltatività nel 2021, ad oggi non nota); fitti attivi e proventi del patrimonio immobiliare; Canone di concessione servizio mobilità e sosta; Canoni di concessione servizi pubblici gas, acqua e farmacie; proventi accessi ZTL; Proventi concessioni cimiteriali; Diritti di segreteria–edilizia e concessioni e servizi diversi.

I “Proventi dall’attività di controllo/repressione irregolarità e illeciti” riguardano, in massima parte, gli stanziamenti di entrata da Sanzioni al Codice della Strada; per € 13.300.000 le previsioni sono basate sul dato storico recente, tenendo conto dell’aggiornamento degli strumenti di controllo automatico della velocità oltre che delle numerose altre innovazioni tecnologiche già implementate o in corso di attivazione. La previsione dei relativi proventi correnti presenta una sostanziale stabilizzazione nel triennio, rispetto al trend espresso nel 2020.

Viene rispettata la destinazione delle quote vincolate secondo quanto stabilito dal Codice della Strada.

Gli “interessi attivi” sono previsti ad un livello quasi irrilevante, considerata la sostanziale assenza di remunerazione delle giacenze fruttifere da parte della Banca d’Italia e del sistema creditizio in generale.

Le “Altre entrate da redditi da capitale” sono previste tenendo conto delle aspettative, in termini di dividendi, dei risultati dell’esercizio 2019 da parte di Siena Parcheggi spa, Intesa spa ed Acquedotto del Fiora spa, salvo che da eventuali altre società partecipate che ne disponessero la distribuzione.

I “Rimborsi e altre entrate correnti”, infine, raggruppano una serie di poste di prevalente carattere tecnico, ma non solo: vi rientrano i Crediti IRAP ed IVA (incluso lo split payment sui servizi commerciali), le sponsorizzazioni, rimborsi spese postali contravvenzioni, introiti e rimborsi diversi inerenti  il personale, altri introiti e rimborsi diversi ed una tantum oltre a rimborsi di sinistri, conguagli su utenze, rimborsi spese legali, contributi residuali in conto rata mutui, rimborsi da altri comuni e da ISTAT per servizi prestati, ecc.. Sono inoltre indicati i rimborsi relativi al personale comunale distaccato a Siena Parcheggi spa, in continuità con l’esercizio 2020, ma è verosimile che le posizioni vadano a definirsi entro breve termine, con conseguente ridimensionamento della previsione di entrata e della spesa corrispondente per retribuzioni, oneri ed IRAP.

LE ENTRATE CHE FINANZIANO LA SPESA DI INVESTIMENTO

L’Ente ha effettuato la programmazione dei propri investimenti a valere sugli esercizi 2021 e successivi anche con ricorso all’indebitamento, quest’ultimo previsto per € 18.366.611,63. Una parte degli investimenti viene invece finanziata mediante l’utilizzi dell’avanzo di amministrazione.

proventi delle alienazioni patrimoniali previsti per circa 1 milione sono destinata al pagamento delle quote capitale dei mutui.

Le economie sulla quota capitale mutui realizzate con la rinegoziazioni dei mutui Cassa DDPP del 2015 (ed anche quelle straordinarie eseguite nel 2020) sono destinate integralmente a parte corrente, come consentito dalla normativa nazionale

proventi dei permessi a costruire, comprensivi di oneri verdi, monetizzazione standard parcheggi e sanzioni, previsti per 1,5 milioni sono destinati interamente in conto capitale, senza avvalersi di alcuna facoltà di utilizzo in parte corrente concessa dalla normativa vigente.

LA SPESA

La spesa corrente si riduce rispetto al 2020 dell’1,07% attestandosi ad € 98.309,984

Mentre la spesa di investimento si incrementa rispetto al 2020 del 17,59% attestandosi su € 35.096.143,3

LA CASSA – Nonostante il periodo difficile siamo riusciti, anche grazie ai fondi erogati dalla Stato a non ricorrere nel 2020 all’anticipazione di tesoreria prevista a inizio pandemia. Anche per il 2021 prevediamo questa possiblità sperando che l’evolversi degli eventi scongiuri questa eventualità.  Comunque il Comune di Siena presentava un fondo di cassa iniziale al 1°.1.2020 pari a € 16.218.079,25, e da oltre tre anni non fa ricorso all’anticipazione di tesoreria.

Il Comune di Siena rispetta i limiti di indebitamento previsti dall’art.204 del TUEL. Nel calcolo di tale limite si è tenuto conto anche della  garanzia rilasciata  nei confronti del Consorzio Terrecablate è stata ricontrattata con la Banca concedente nell’estate 2017, assieme ai due mutui, con un ribasso dei tassi e la previsione di un prolungamento temporale dell’ammortamento (entrambi i mutui sono allungati a 15 anni, formula di ammortamento alla “francese”, tasso fisso  3,50% e ultima rata del primo semestre del 2032).

Il Comune ha in oltre in essere un contratto derivato con Monte dei Paschi di Siena che ha come sottostante un BOC a trent’anni. Il derivato viene monitorato costantemente; al 3 dicembre 2020 il nozionale residuale ammonta ad €  11.193.420, la scadenza è fissata per il 1 aprile 2036 e il mark to market è negativo per € 4.423.669.



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