Pubblichiamo di seguito la Dichiarazione e il Comunicato Stampa di Confapi Siena, a firma del Presidente Emiliano Mangone, in cui l’associazione esprime profonda preoccupazione per la mancata presenza della provincia di Siena nella nuova Giunta regionale. Confapi chiede alla Regione Toscana di garantire ascolto e attenzione concreta alle imprese senesi:
“L’esclusione della provincia di Siena dalla nuova Giunta regionale non è soltanto una questione di equilibri politici: è un tema che riguarda la rappresentanza reale dei territori e la capacità di dare risposte concrete alle imprese che ogni giorno producono valore, occupazione e innovazione. Per il nostro tessuto economico — composto in larga parte da piccole e medie imprese — la vicinanza delle istituzioni non è un fatto simbolico. È una necessità. Significa poter contare su interlocutori che conoscano le criticità del territorio, i nodi infrastrutturali, i tempi della burocrazia, le sfide della transizione energetica e digitale. Siena e la sua provincia stanno vivendo una fase di rilancio complessa. Alcuni comparti, come il biomedicale, il turismo, l’agroalimentare e il manifatturiero di qualità, stanno dimostrando una capacità di resilienza e innovazione notevole. Ma questo sforzo rischia di restare isolato se non accompagnato da una strategia regionale coerente, che guardi anche alla nostra area come parte integrante dello sviluppo toscano. I collegamenti, dalla Firenze–Siena alla Due Mari, restano nodi irrisolti; la logistica e la mobilità delle merci pesano ancora troppo sui costi aziendali; i progetti sull’Alta velocità e sull’aeroporto di Ampugnano rischiano di allontanarsi; e il Biotecnopolo, che rappresenta un’occasione storica, ha bisogno di una rete infrastrutturale e decisionale solida per decollare davvero. Confapi Siena, come rappresentanza delle piccole e medie industrie, non entra nel merito delle scelte politiche, ma non può non evidenziare che l’assenza di un referente diretto in Giunta limita la capacità del nostro territorio di essere ascoltato in modo efficace e tempestivo. Il nostro auspicio è che, al di là delle appartenenze, la Regione confermi con i fatti l’impegno del presidente Giani a garantire attenzione e presenza. Il confronto con le categorie economiche, le associazioni di impresa e i corpi intermedi deve restare costante e concreto, perché lo sviluppo non si decide nei palazzi, ma si costruisce nei distretti, nei laboratori e nelle botteghe dove ogni giorno si crea valore. Confapi Siena continuerà a fare la propria parte, mantenendo un dialogo aperto e costruttivo con tutte le istituzioni. La nostra richiesta è semplice: essere ascoltati. Perché senza rappresentanza non c’è partecipazione, e senza partecipazione non c’è sviluppo.” Emiliano Mangone, Presidente Confapi Siena
Come detto in precedenza, pubblichiamo qui di seguito il Comunicato Stampa di Confapi Siena:
“La mancata presenza della provincia di Siena nella nuova Giunta regionale non è solo una questione politica, ma un problema concreto di rappresentanza e ascolto dei territori. Le imprese non chiedono favori, ma interlocutori che conoscano da vicino le difficoltà e le potenzialità di un tessuto economico fatto di piccole e medie aziende, artigiani e professionisti che ogni giorno generano valore per la Toscana.” Lo dichiara Emiliano Mangone, presidente di Confapi Siena, commentando la composizione della nuova Giunta regionale. “Per il nostro territorio – prosegue Mangone – questa esclusione rappresenta un segnale di preoccupazione. Siena sta vivendo una fase di rilancio complessa, con filiere in crescita come il biomedicale, il turismo, l’agroalimentare e il manifatturiero di qualità. Ma senza una strategia regionale coerente e un riferimento diretto in Giunta, si rischia di perdere opportunità decisive.” Mangone sottolinea inoltre che “le infrastrutture restano un tema centrale: la Firenze–Siena, il Lotto Zero della Due Mari, l’Alta velocità e l’aeroporto di Ampugnano sono opere che da anni attendono risposte. Anche il Biotecnopolo, eccellenza nazionale, ha bisogno di una rete logistica e istituzionale solida per crescere.” Confapi Siena, prosegue il presidente, “non entra nel merito delle scelte politiche, ma ribadisce la necessità di un dialogo costante tra Regione e categorie economiche. Lo sviluppo non si decide nei palazzi, ma si costruisce nei distretti, nei laboratori e nelle botteghe dove ogni giorno si crea lavoro e innovazione.” “La nostra richiesta è semplice – conclude Mangone –: essere ascoltati. Perché senza rappresentanza non c’è partecipazione, e senza partecipazione non c’è sviluppo.”