Consiglio Comunale, approvato il regolamento per le attività di Street Art

Il Regolamento ha recepito l’emendamento che prevede la costituzione di una commissione che sovraintenderà alla realizzazione delle varie opere

Di Redazione | 30 Giugno 2021 alle 17:53

Consiglio Comunale, approvato il regolamento per le attività di Street Art

Nella seduta odierna, l’assemblea consiliare ha approvato il Regolamento per le attività di street art. Con l’atto presentato l’amministrazione dà seguito alla mozione presentata dal consigliere Orazio Peluso del gruppo Forza Italia e approvata lo scorso 19 marzo, dove si chiede di promuovere e sviluppare progetti per la riqualificazione di spazi urbani attraverso la realizzazione di opere di Street Art sul territorio comunale.

Ed è proprio per attuazione a questo progetto che è stato definito un apposito Regolamento. “La Street Art – come ha illustrato l’assessore alle Politiche giovani Clio Biondi santi – è uno dei movimenti artistici contemporanei più estesi al mondo ed è un fenomeno in continua evoluzione i cui confini sono spesso difficili da definire, in quanto è considerata Street Art tutta quell’arte pubblica che comprende strade e quartieri della città”.

Rappresenta, infatti, una soluzione creativa con evidenti potenziali aggregativi soprattutto per i più giovani ma anche un modo per coinvolgere la cittadinanza in progetti di riqualificazione urbana con il fine di portare a un nuovo uso zone, o singole strutture, che per varie cause possono essere considerate in stato di degrado. Negli ultimi anni, iniziative di questo genere sono state utilizzate dalle amministrazioni locali in zone considerate periferiche con lo scopo di dare loro una propria forte identità, decentralizzando in un certo senso l’offerta culturale, dalle tradizionali sedi che normalmente si concentrano nel centro storico. Senza dimenticare che l’opera una volta terminata rappresenterà essa stessa un valore aggiunto per la città.

“Il connubio tra amministrazione locale e Street Art, può avere una importante funzione didattica”. Dalla decisione del tema “penso per esempio all’ambiente – ha proseguito Biondi Santi – alla progettazione del murales, passando per la vera propria creazione dell’opera; ognuna di queste fasi può diventare momento di apprendimento e anche di confronto tra artisti e cittadini. L’intento è altresì quello di rendere questa iniziativa un trasformatore continuo delle passioni dei giovani senesi, proponendo una proposta ulteriore per la propria creatività, auspicando che ciò porti alcuni di loro a intraprendere questo percorso artistico quale propria attività professionale.

La questione didattica mi ricollega a un tema recente del dibattito pubblico nazionale. Come sappiamo, anche a Siena, in analogia a gran parte delle città, si è registrato nei mesi scorsi una crescita del numero di episodi di vandalismo e di comportamenti antisociali commessi da gruppi di adolescenti e giovani in spazi pubblici. Il malessere che le nuove generazioni ci rappresentano, deve essere – al netto della chiara condanna degli episodi più gravi – modificato con proposte concrete volte a far rinascere una voglia di mettersi in gioco per creare qualcosa di bello, utile e che rafforzi la consapevolezza della bellezza della propria città”.

Un cruciale obiettivo per il Comune “per il quale la Street Art ed i suoi artisti possono giocare un ruolo fondamentale, essendo i “writers” i primi esponenti di una corrente di pensiero non convenzionale che, pur scardinando i classici canoni artistici ha saputo catalizzare la voglia di cambiamento (o spesso di disagio) di diverse generazioni, mantenendolo però, sempre all’interno di un percorso artistico. L’artista di strada in definitiva, è riuscito a rimanere fedele all’Arte senza mai scemare in mero vandalismo. Ciò è un chiaro esempio di come una visione non tradizionale e un approccio libero da paradigmi definiti anche spinto dalla necessità di esprimersi in modo estroverso non debba per forza essere illecito, sguaiato e svuotato da ogni connessione alla bellezza. Aggiungo, ritenendo corretto sottolineare, come a Siena ci siano diversi soggetti che hanno maturato esperienza in questo ambito, dunque l’iniziativa diventerà interessante anche per chi ha già intrapreso questo percorso e vuole non solo confrontarsi con artisti provenienti da altre realtà ma vuole inoltre dare il proprio contributo alla realizzazione del progetto”.

Nel territorio di Siena possono essere individuati diversi luoghi che hanno le caratteristiche sopra dette per ospitare i murales degli artisti o opere realizzate con altre tecniche, come ad esempio pannelli o ceramiche applicate “mi riferisco, ma ovviamente questa è solo un’idea di massima – ha evidenziato – ai sottopassi che sono presenti nella zona della stazione ferroviaria, i sottopassi di Piazza San Giorgio nel quartiere di Taverne d’Arbia, i tunnel delle case di Siena Casa nei quartieri di San Miniato e di Isola d’Arbia, nonché delle panchine dei giardini pubblici che saranno individuate dal Servizio Manutenzione. Ovviamente, anche su proposta dei cittadini, ai sensi del Regolamento in discussione, saranno poi individuati altri spazi.

Come detto, tale forma artistica proprio perché concentra normalmente la performance dei “writers” in aree di proprietà pubblica o comunque esposte alla pubblica fruizione necessitava, al fine di essere incentivata e sostenuta da questa amministrazione, di un Regolamento Comunale. Non essendo mai stato attuato un regolamento di tal fatta, si è dovuto creare un idoneo Regolamento Comunale ex novo”.

Il documento definisce i termini e le modalità per poter svolgere opere di Street Art su spazi di proprietà del Comune di Siena, o messi a disposizione di soggetti privati o pubblici diversi dall’Amministrazione. Composto da 12 articoli, che disciplinano quanto esposto dall’assessore, regola anche gli aspetti di responsabilità, vigilanza e sanzioni dell’attività.

“Il Regolamento – ha aggiunto Biondi Santi – è stato volutamente costruito in modo semplice, con articolazione esaustiva e ‘asciutta’, con la presenza di pochi vincoli, restrizioni e limitazioni. La volontà è stata quella di fornire a questa Amministrazione e alle successive uno strumento che garantisca una gestione efficace dei diversi interventi e che permetta di meglio adattarsi alle necessità espresse dalla cittadinanza, dall’artista e dall’opera stessa. Il regolamento, in qualche modo, non poteva che plasmarsi sulle forme che la stessa Street Art per come brevemente illustrata a questo Consiglio, richiede.

Infine, per completezza, rendo noto che la Commissione Consiliare Affari Generali convocata ieri, 29 giugno, sul medesimo tema, ha approvato all’unanimità con modifiche, anche proposte dai consiglieri di minoranza, il Regolamento oggi esposto”.

L’assessore ha anche informato “che il Regolamento ha recepito l’emendamento che prevede la costituzione di una commissione, che sovraintenderà alla realizzazione delle varie opere, composta da 3/5 membri tra i quali un curatore esperto in Street Art e un architetto”.



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