Amarezza e disagio da parte del rettore del Magistrato delle Contrade di Siena, Emanuele Squarci, nel commentare il verdetto del tribunale di Siena che ha condannato 8 contradaioli per i fronteggiamenti del 2 luglio 2018 tra Nicchio e Valdimontone, per i reati di rissa e resistenza a pubblico ufficiale, Cinque dei quali sono stati puniti con 4 mesi e 5 mesi e multa e altri tre con solo la multa. Una sentenza che può rappresentare uno spartiacque per il futuro della Festa senese.
“Il magistrato non può che ribadire con forza e con fermezza ciò che è stato detto nel comunicato ufficiale del marzo di meno di un anno fa – dichiara Squarci a Siena Tv – dobbiamo leggere le motivazioni della sentenza ma non c’è bisogno di aspettare per manifestare amarezza e disagio, il sollievo per i pochi assolti non compensa l’amarezza per chi è stato condannato, cui devo manifestare la vicinanza e la solidarietà del mondo delle contrade”
“C’è preoccupazione per il futuro della festa – ancora Squarci – i fronteggiamenti sono una componente che testimonia la genuinità della festa, siamo preoccupati per il futuro dei più giovani che possono trovarsi in situazioni simili, che ne possono pregiudicare il futuro”.
“Il magistrato si riunirà nella prossima settimana, ne parleremo ma la nostra voce l’abbiamo già fatta sentire e non è stata ascoltata, più di questo non so cosa possiamo fare, non so che margine di manovra abbiamo con l’autorità giudiziaria – aggiunge Squarci – sicuramente è difficile non tenere conto della situazione, per i dirigenti che si devono occupare della sicurezza dei contradaioli e poi dei singoli individui, basti pensare ai contradaioli coinvolti per 7 anni con un dispendio di energie e risorse finanziarie non banali per arrivare a un risultato negativo”.