È stata confermata questo pomeriggio dal giudice Simone Spina, al termine dell’udienza durata oltre due ore, la convalida dell’arresto in flagranza del cittadino marocchino classe 1993, senza fissa dimora, che ieri mattina aveva aggredito un bambino e un agente della Polizia Locale in piazza del Campo. L’uomo, che durante il procedimento ha nominato come avvocato di fiducia Francesca Martini, era stato trattenuto in camera di sicurezza alla Questura di Siena dopo essere stato bloccato dagli agenti. Il giudice, pur accogliendo la richiesta di convalida dell’arresto, non ha ritenuto sussistenti i presupposti per la misura di sicurezza provvisoria, richiesta dal pubblico ministero Elisa Vieri, e ha disposto la rimessione in libertà. Tuttavia, in considerazione della sua posizione irregolare e della pericolosità sociale emersa dai fatti, il cittadino marocchino potrebbe essere trasferito, dopo il passaggio all’Ufficio Immigrazione della Polizia di Stato, al Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Torino. E per questo non è da escludere che, nell’imminente espulsione dal suolo italiano, il processo previsto per il 10 febbraio 2026 non si terrà.
I fatti, come raccontati in anteprima da Radio Siena Tv, si sono svolti nella mattinata di domenica 26 ottobre intorno alle 11. Secondo quanto ricostruito in udienza, tre agenti della Polizia Locale, tra cui il collega rimasto ferito, sono intervenuti dopo aver sentito quello che è stato descritto come il rumore di uno schiaffo. Girandosi verso il Gavinone, hanno visto un uomo rincorrere un bambino di circa otto-dieci anni e successivamente aggredire il padre, intervenuto per difendere il figlio, colpendolo con un calcio e tentando anche di percuoterlo con un pugno. Gli agenti sono riusciti a bloccare l’aggressore, che si trovava in uno stato di forte agitazione, facendolo sedere e cercando di calmare sia il bambino – apparso fortemente sotto shock – sia il padre e un testimone presente. Durante il controllo dei documenti, lo straniero ha reagito violentemente e nel tentativo di essere fermato ha colpito uno degli agenti, provocandogli un trauma distorsivo al dito della mano, con prognosi di trenta giorni. È stato quindi necessario ricorrere allo spray urticante per immobilizzarlo e successivamente ammanettarlo e condurlo in questura.
L’individuo, già noto alle forze dell’ordine e destinatario di un decreto di espulsione emesso a Firenze nel 2024, era stato identificato in questura nella tarda mattinata di domenica. Va sottolineato che, sebbene negli anni passati non siano mancati fermi di polizia, si tratta del primo arresto con manette effettuato nel centro storico a distanza di sette anni.
Durante l’udienza, celebrata con l’assistenza di una interprete, il giudice ha ascoltato la testimonianza degli agenti e preso atto di una documentazione video acquisita dalle telecamere di sorveglianza. Attualmente, non risultano denunce presentate dal genitore del bambino aggredito, anche se l’episodio è stato accertato dalla polizia tramite i filmati disponibili.
Sul piano processuale, l’uomo dovrà rispondere delle accuse di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate e rifiuto di fornire le proprie generalità. La prossima udienza è fissata al 10 febbraio 2026. Su richiesta del giudice stesso, è stata disposta una perizia psichiatrica, da svolgersi il prossimo 4 novembre; in caso di assenza dell’indagato, la valutazione sarà effettuata sui soli documenti. L’esito dovrà essere depositato entro il 2 febbraio 2026. Da segnalare che il marocchino era già stato sottoposto a libertà vigilata in seguito a un procedimento celebrato nel capoluogo toscano, circostanza che conferma la presenza di problematiche psichiche. L’avvocatessa Martini ha riferito al giudice che il suo assistito ha dato il consenso a eventuali riti alternativi e la disponibilità all’abbreviato. Ma se il marocchino sarà rimpatriato, il procedimento sarà sospeso o interrotto.
All’udienza erano presenti, oltre agli agenti coinvolti, il comandante della Polizia Locale Alessandro Rossi, il vice comandante Alfredo Zanchi e i commissari Laura Angiolini e Lorenzo Berrettini.
Subito dopo l’udienza, il 32enne è stato tradotto dalla Polizia Locale presso l’Ufficio Immigrazione della Polizia di Stato in via delle Sperandie per gli adempimenti di competenza. Secondo fonti istituzionali, sarà trasferito nelle prossime ore al CPR di Torino per l’imminente espulsione.
In attesa di ulteriori sviluppi e conferme, va anche e soprattutto sottolineata la professionalità degli agenti intervenuti domenica mattina, che, nonostante la tensione e la doppia aggressione subita, hanno mantenuto sangue freddo, riuscendo a calmare e contenere l’uomo in una situazione di evidente pericolo per l’incolumità pubblica.
Andrea Bianchi Sugarelli