Covid-19, primo decesso in provincia di Siena: le parole del sindaco di Poggibonsi Bussagli

E' un uomo di 88 anni, di Poggibonsi, la prima vittima del Coronavirus in provincia di Siena. Il lutto del sindaco David Bussagli: "Siamo vicini alla famiglia in un tempo in cui neppure vicinanza fisica si può esprimere"

Di Redazione | 16 Marzo 2020 alle 10:36

Covid-19, primo decesso in provincia di Siena: le parole del sindaco di Poggibonsi Bussagli

E’ un uomo di 88 anni, di Poggibonsi, la prima vittima del Coronavirus in provincia di Siena (LEGGI QUI). L’anziano era ricoverato alle Scotte dal 7 marzo, e adesso a risultare positivi al Covid-19 sono anche il figlio e la moglie. A commentare quanto accaduto il sindaco della città valdelsana David Bussagli, con un post su Facebook:

“Le notizie che arrivano dalla Protezione civile nazionale e dalle zone più colpite non sono affatto positive. Crescono i contagi, crescono le persone che hanno necessità di cure ad alta intensità nonostante un impegno incessante di tante donne e uomini in prima linea. Crescono anche le persone che per questa infezione sono strappate all’affetto dei propri cari. Anche noi abbiamo vissuto la perdita di un nostro concittadino. Siamo vicini alla famiglia in un tempo in cui neppure vicinanza fisica si può esprimere. Alla lontananza fisica corrisponde tuttavia un sincero affetto che possiamo esprimere con il nostro silenzio”.

“Il nostro sistema sanitario continua incessante il proprio lavoro. Questa mattina l’ufficio personale della nostra azienda ha comunicato l’assunzione di qualche decina di professionisti che entro la settimana prossima sarà operativo in Valdelsa. Hanno chiesto un supporto per cercare una immediata ospitalità nelle vicinanze del nostro ospedale.
Abbiamo trovato disponibilità ben oltre la necessità. Voglio ringraziare da qui il nostro Vescovo, i nostri frati di San Lucchese. E voglio ringraziare le nostre strutture ricettive perchè in un momento difficile per loro hanno messo a disposizione le loro attività in un modo che definire generoso è poco. E poi grazie ai tanti che continuano a dare la propria disponibilità. Non a tutti riusciamo a rispondere ma prendiamo nota. Vi chiameremo al bisogno. Noi tutti però dobbiamo e dovremo comportarci in modo corretto. La diffusione dell’infezione va fermata e molto passa da noi e dalla nostra responsabilità”.



Articoli correlati