Cinque consiglieri di maggioranza del cda Consorzio Agrario di Siena intervengono sul delicato momento dell’ente.
“A seguito della pubblicazione sulla stampa locale della nota inviata dai sindacati Flai Cgil e Fai Cisl sul Consorzio Agrario, nota in cui si chiedeva maggiore chiarezza da parte del Consiglio di Amministrazione sul piano industriale e sul futuro del consorzio stesso, cinque consiglieri di maggioranza all’interno del CdA hanno risposto sia a Cgil che a Cisl sottolineando come il vice presidente non aveva mai riportato questa richiesta. Tutti ne erano all’oscuro, altrimenti avrebbero risposto con la massima sollecitudine, dato che la tutela dei lavoratori e del loro posto di lavoro è un dovere che i cinque consiglieri sentono fortissimo. Così, gli stessi hanno proposto ai sindacati un incontro per spiegare la posizione dei consiglieri e il progetto degli stessi.
La riunione si è tenuta nel pomeriggio di oggi fra i cinque consiglieri di maggioranza e la FAI CISL che ha aderito all’invito: i cinque membri del CdA del Consorzio Agrario hanno spiegato di aver respinto il piano industriale presentato dal management perché nella sostanza lo ritengono solo un piano di liquidazione, di vendita di immobili senza una chiara prospettiva di rilancio imprenditoriale e, come tale, incapace di un vero rilancio aziendale e portatore come conseguenza alla liquidazione dell’azienda e la perdita di posti di lavoro. I cinque consiglieri hanno invece prospettato un piano di rilancio del Consorzio Agrario basato sull’adesione al progetto Consorzi Agrari d’Italia che garantirà sia l’attività mutualistica che il mantenimento dei livelli occupazionali anzi, auspicando anzi assunzioni.
Al termine della riunione è stata espressa soddisfazione sia da parte dei consiglieri del Consorzio che da parte della rappresentanza sindacale FAI CISL per il clima costruttivo e trasparente, mettendo in agenda un prossimo incontro per approfondire i temi di sviluppo aziendale”.
La nota a firma dei consiglieri del Cda Consorzio Agrario Leonardo Belperio, Roberto Caciorgna, Elia Sardone, Luigi Sardone e Eros Trabalzini
